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IL BELLO DEL VIVERE

Cibo e vino, piccole sacralità quotidiane

La buona cucina e la sublimità
del mosto fermentato sono segni dell’incarnazione. Per combattere
le concezioni astratte della vita.

Attualità 23_08_2011
Adesso

 

L’Ascolto del cibo. Il desiderio del vino. Adesso. Questo il titolo dell’incontro che si è svolto al Meeting di Rimini cui hanno partecipato Paolo Massobrio, giornalista, critico enogastronomico e presidente nazionale dell’Associazione Club di Papillon, Marco Gatti, giornalista, Luca Doninelli, scrittore, Alessandro Meluzzi, psichiatra e Fondatore della Comunità Agape Madre dell’Accoglienza, Lucio Sotte, medico ed esperto di agopuntura e medicina cinese.

Nell’introdurre i lavori, Marco Gatti, ha salutato tutti i delegati e i rappresentanti degli oltre cinquanta punti in Italia in cui è presente il Club di Papillon presenti e dopo aver ricordato il tema dell’incontro, ha dato la parola a Luca Doninelli, il quale dopo i ringraziamenti di rito, muovendo da una frase che don Luigi Giussani pronunciò qualche anno fa, in merito al gusto - «Dopo la poesia e la musica, la bellezza sugli uomini si esercita attraverso il cibo ed il vino» - ha attirato l’attenzione sul tema della Bellezza.

«Al Bello con la B maiuscola», ha detto Doninelli, «occorre dare tempo. Siamo in un’epoca in cui i binari su cui corrono le nostre esistenze umane sono la fretta e l’emozione. È l’epoca del "Tutto subito". Ma l’emozione ha il respiro dell’attimo. Il tutto e subito, non è la legge della vita. Perché se il motore di ogni conoscenza è il desiderio. La risposta a quella sete di infinito che esprime ogni cuore, avviene solo incontrando uomini che non hanno rinunciato a vivere l’avventura della ricerca del significato della loro vita. E la stessa grandezza che si ritrova in un’opera d’arte, si può scoprire dentro la quotidianità, nella semplicità di un piatto, preparato con amore. Perché dietro a un grande cibo, piuttosto che a un grande vino, ci son sempre un grande uomo o una grande donna».

Sul valore del gusto come mezzo per arrivare al Bello è ruotato anche l’intervento di Alessandro Meluzzi, che, partendo dalla riflessione di Doninelli, ha sottolineato l’importanza di non cadere nell’errore che domina la cultura moderna incapace di vedere cibo e vino come legame d’amore. Invece, ha affermato Meluzzi, cibi e vini son segni dell’incarnazione, simbolo di una sacralità della vita che una visione astratta e ideologica dell’esistenza vorrebbe allontanare dalla nostra sfera quotidiana.

Sul fatto che il mangiare e il bere non siano meri atti materiali si è soffermato anche Lucio Sotte, che ha ricordato che la visione del gusto come viatico al bello appartiene anche alla plurimillenaria cultura cinese, la quale non per niente vede nel disordine alimentare e in un rapporto scorretto con il cibo le fonti di possibili malattie fisiche e spirituali. Sulla necessità di riscoprire un ordine, nella vita personale e famigliare, è intervenuto Paolo Massobrio, che, presentando l’edizione 2012 di Adesso. 366 giorni da vivere con gusto  (Comunica edizioni; info@clubpapillon.it), il libro per la famiglia al suo debutto sul mercato in questi giorni al Meeting, ha detto: «Siamo nell’epoca di internet abbiamo accesso a tutte le informazioni possibili e immaginabili e sembra di conoscere meno che nel Medioevo. E il tempo sfugge via. Soprattutto il "nostro tempo" dedicato alla famiglia, dove spesso manca quella solennità antica che attorno alla tavola diventava educazione».

Ma come e quando può diventare appassionante, bella, la vita nella propria casa? «La risposta», ha proseguito Massobrio, «è semplice: Adesso. Perché è solo adesso, o mai, che si gioca la bellezza di stare insieme, accorgendosi che siamo al centro di un fenomeno dove incredibilmente tutto ruota intorno a noi. E non sembri strano che si parli di cibo e di vino legati al senso della vita in questi nostri giorni di crisi. È proprio nei momenti difficili che occorre dirsi le cose più vere. Non cedere alla mediocrità.  E il gusto, non è una faccenda per ricchi o poveri, ma un fattore che esiste e che è capace di fare dei racconti straordinari. È la possibilità di veder irrompere la Bellezza nella nostra vita quotidiana e nei rapporti con le persone più care».