Cattolici evasori? Il Fisco adesso chieda scusa
L’ultimo attacco ai cattolici italiani arriva dal Fisco. Proprio così: la nuova direttrice dell’Agenzia delle Entrate dice che In Italia sanatorie, scudi e condoni, sono pane quotidiano, perché, «siamo un Paese a forte matrice cattolica, abituato a peccare e avere l'assoluzione».
L’ultimo attacco ai cattolici italiani arriva dal Fisco. Proprio così: la nuova direttrice dell’Agenzia delle Entrate dice che In Italia sanatorie, scudi e condoni, sono pane quotidiano, perché, «siamo un Paese a forte matrice cattolica, abituato a peccare e avere l'assoluzione». Lei è Rossella Orlandi, messa da Renzi alla guida dell'Agenzia, e la sua uscita è davvero sconcertante. Ora lady Fisco chieda subito scusa ai contribuenti offesi dalle sue parole e si occupi delle vere ragioni dell’evasione. A partire dalla pressione fiscale tra le più alte d'Europa.
IL FISCO ADESSO CHIEDA SCUSA di Luigi Santambrogio
Cattolico, dunque evasore e peccatore recidivo perché tanto, come cantava Celentano, c’è sempre un prete per chiacchierar. Così la pensa anche la neodirettrice dell'Agenzia delle Entrate. Dimenticando cosa dice il Papa in merito all'evasione. Un'offesa gratuita al cattolicesimo che merita una risposta.
EVASORI PERCHE' TARTASSATI, NON PERCHE' CATTOLICI di Stefano Magni
Rossella Orlandi ritiene che siamo evasori perché la nostra cultura cattolica è troppo perdonista. Ma i controlli fiscali, in Italia, sono già da regime totalitario. La pressione del fisco è la più alta d'Europa. E in compenso, gli italiani non sono quelli che evadono di più nell'Ue. Iniziamo a smontare qualche falso mito, numeri alla mano.