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vacante

Casa Pontificia, una Prefettura senza Prefetto

Non è una nomina, bensì una mancata nomina. Gänswein non ricopre più l'incarico da un anno (di fatto da quattro anni), ma non si è mai visto un successore.

Borgo Pio 16_03_2024
IMAGOECONOMICA - STEFANO CAROFEI

Un anno fa si alternavano i pronostici sul futuro di mons. Georg Gänswein, senza sapere – come poi comunicato nel mese di giugno – che il presule tedesco aveva concluso l'incarico di Prefetto della Casa Pontificia in data 28 febbraio 2023. Si era a pochi mesi dalla morte di Benedetto XVI e dal clamore suscitato dal libro Nient'altro che la verità. Che l'incarico fosse però concluso da tempo quantomeno de facto lo si intuiva dall'assenza di Gänswein a fianco del Pontefice sin dall'ultimo "avvistamento" nel gennaio 2020.

Il ruolo è tuttora previsto anche dopo il restyling sancito dalla Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium (nn. 228-230), che continua a menzionare la Prefettura della Casa Pontificia, «guidata da un Prefetto, coadiuvato dal Reggente, nominati per cinque anni dal Romano Pontefice» e così ne riassume gli incarichi: «cura l’ordinamento e lo svolgimento delle cerimonie pontificie, esclusa la parte strettamente liturgica e stabilisce l’ordine di precedenza»; «è suo compito ordinare il servizio di anticamera e disporre le udienze pubbliche, speciali e private del Romano Pontefice e le visite delle persone (...). Predispone tutto quanto deve essere fatto quando dallo stesso Pontefice sono ricevuti in solenne udienza i Capi di Stato, i Capi di Governo, i Ministri degli Stati, le pubbliche Autorità ed altre eminenti Personalità, come pure gli Ambasciatori».

Dopo oltre un anno, chi ha preso il posto di Gänswein? Nessuno. Accanto al Papa compare il reggente della Casa Pontificia, mons. Leonardo Sapienza, ma l'incarico di Prefetto resta vacante dal 28 febbraio 2023 (curiosa coincidenza: a dieci anni esatti di distanza dal quel fatidico 28 febbraio 2013).