Blessing Okoedion è stata premiata negli Usa per la sua lotta contro i trafficanti
Blessing, nigeriana, è stata vittima di tratta in Italia, ma ha osato ribellarsi e adesso aiuta altre donne a sottrarsi ai trafficanti
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Ci sono organizzazioni criminali che contrabbandano emigranti guadagnando miliardi di dollari all’anno. Altre organizzazioni trafficano in esseri umani, ricavandone introiti ancora più ingenti. Le vittime di tratta, per lo più donne e minori di entrambi i sessi, vengono vendute dalle famiglie o sono convinte ad affidarsi ai trafficanti con la promessa di un avvenire sicuro nel paese di destinazione. Di solito le attende invece l’inserimento da sfruttate in attività illegali: prostituzione, traffici illeciti (di armi, droga, auto rubate, tabacchi…), accattonaggio, mercato nero… Il 28 giugno a Washington il segretario di stato Usa Michael Pompeo ha premiato nove persone, provenienti da altrettanti paesi, distintesi per il loro coraggio nel combattere la tratta e lottare per ridare libertà e dignità perdute alle vittime. Tra le persone premiate c’era Blessing Okoedion, una donna nigeriana vittima di tratta a sua volta, portata in Italia con l’inganno, costretta a prostituirsi. Ma Blessing ha osato ribellarsi, denunciare i suoi sfruttatori. Ormai da tempo è impegnata come mediatrice culturale e dedica la vita al servizio di altre donne che aiuta a sottrarsi alle mani dei trafficanti. “Sono molto onorata di essere qui oggi – ha detto nel ricevere il riconoscimento – e voglio ringraziare ed esprimere tutto il mio apprezzamento per il lavoro instancabile e appassionato di molti movimenti che, in tutto il mondo, lottano contro la tratta di esseri umani e per ricostruire la dignità perduta di moltissime persone”. Pensando alle donne ancora sfruttate, “vorrei – ha proseguito – che altre donne e ragazze nigeriane possano conoscere la mia storia perché possano vincere la paura e spezzare le catene invisibili di questa schiavitù. Dobbiamo unire le nostre voci per dire ‘basta’ alla tratta di esseri umani”.