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Primo ambasciatore gay

Biden sempre più arcobaleno

E' morto venerdì scorso il primo ambasciatore USA dichiaratamente gay. Biden ricordandolo ha detto: "sono orgoglioso che la mia amministrazione sia composta da incredibili dipendenti pubblici LGBTQ+ a tutti i livelli".

Gender Watch 18_08_2021

E' morto venerdì scorso James Hormel il primo ambasciatore USA dichiaratamente gay. Biden lo ha ricordato così: “L'ambasciatore Hormel era un uomo di incredibile dignità e con la schiena dritta, un leader nazionale nella lotta per l'uguaglianza LGBTQ+, era in prima linea per sostenere coloro che soffrono di HIV/AIDS ed era un diplomatico innovativo […]. L'ambasciatore Hormel si è messo in gioco per diventare il primo ambasciatore gay della nostra nazione di fronte a un'opposizione ingiustificata e offensiva. Ricordo bene la storica lotta per la sua nomina, ed ero orgoglioso di sostenere la sua conferma. Ha contribuito a far brillare i riflettori nazionali sul fatto che a nessun individuo LGBTQ+ dovrebbero essere negati i diritti umani fondamentali e che gli Stati Uniti dovrebbero essere il leader globale in quella lotta. Oggi sono orgoglioso che la mia amministrazione sia composta da incredibili dipendenti pubblici LGBTQ+ a tutti i livelli, compresi il mio gabinetto e i candidati per le nomine a livello di ambasciatore. Il coraggio dell'ambasciatore Hormel ha spianato la strada a tutti loro per servire la Nazione, proprio come lui avrebbe desiderato. Jill e io inviamo le nostre più sentite condoglianze al marito dell'ambasciatore Hormel, a Michael, ai suoi figli e nipoti e a tutti coloro che piangono la sua perdita”.

In questo ricordo dell’ambasciatore è evidente che l’omosessualità, in politica come in altri ambiti, non è un mero aspetto della vita privata di una persona, quindi aspetto accessorio, bensì essenziale, costitutivo. Non si è dunque prima di tutto un bravo politico, bensì una persona omosessuale. E’ questo quello che conta. Il resto finisce in un cono d’ombra.