Bermuda: no alle "nozze" gay, sì alle unioni civili
Alle Bermuda si vietano le "nozze" gay, ma si legittimano le unioni civili.
Nel 2016 alle Bermuda si fece una consultazione popolare sui “matrimoni” gay e unioni civili: il 69% dei votanti si dichiarò contrario ai primi, il 63% alle seconde. Ma dato che il referendum non aveva raggiunto il quorum quella consultazione non aveva valore vincolante per il Parlamento. Successivamente nel maggio del 2017 la Corte suprema, decidendo su un caso specifico, legittimò i “matrimoni” omosessuali.
Ora il Parlamento ha varato una legge che da una parte non consente a persone dello stesso sesso di “sposarsi” e dall’altra introduce la Domestic Partnership, ossia le unioni civili, aperte anche alle coppie etero. In sostanza le Bermuda è il primo stato al mondo che fa un passo indietro rispetto alle “nozze” gay, ma non per questo rinuncia al compromesso varando una legge che legittima le relazioni omosessuali. “La Legge mira a trovare un compromesso fra due gruppi attualmente inconciliabili alle Bermuda, riaffermando che il matrimonio deve essere fra un uomo e una donna, ma riconoscendo e proteggendo al contempo i diritti delle coppie dello stesso sesso”, ha dichiarato il ministro dell’Interno dell’arcipelago, Walton Brown.
Ma sui principi non negoziabili non si può scendere a compromessi.