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C'è chi dice no

Beirut Pride Concert cancellato per proteste

Il Beirut Pride Concert, che si doveva tenere a giorni, è stato cancellato per proteste provenienti da autorità religiose islamiche e da molti cittadini. Un esempio da replicare anche in Italia.

Gender Watch 01_10_2019

 

Il Beirut Pride Concert, che si doveva tenere a giorni, è stato cancellato per proteste provenienti da autorità religiose islamiche e da molti cittadini. Le prime lo hanno bollato come un’iniziativa “immorale e dissoluta”.

 

Interessante leggere cosa ha detto il Direttore della Sicurezza Generale libanese Abbas Ibrahim riferendosi ad un altro evento di propaganda LGBT: “La tutela e la sicurezza a favore della famiglia e della società rendono imperativo da un lato prendere misure immediate e rapide per evitare il triste collasso della società e per prevenire e affrontare qualsiasi nuovo vizio che venga dal di fuori, e su altro fronte rendono urgente concedere alle autorità competenti, in particolare alla Direzione della Sicurezza Generale […], l'autorità di prendere tutte le misure necessarie per prevenire qualsiasi atto che possa irritare e sconvolge la sicurezza e la stabilità della società”.

 

Le proteste pagano: perché non replicare simili iniziative anche qui da noi in Italia

 

Un nota bene finale: la notizia che noi riportiamo è stata pubblicata dal sito inglese gay Pinknews il quale si è guardato bene dallo specificare che le autorità religiose di cui sopra erano islamiche.

 

https://www.pinknews.co.uk/2019/09/27/beirut-pride-concert-cancelled-anti-lgbt-protests-religious/