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«Infiammato di fede»

Beatificazione equipollente per Guido di Montpellier

Con la lettera apostolica Fide incensus Francesco ha iscritto tra i beati il fondatore degli Ospedalieri di Santo Spirito.

Borgo Pio 20_05_2024

«Infiammato di fede, ardente di carità, talmente pio e amante dei poveri da onorarli come maestri, venerarli come patroni, amarli come fratelli, curarli come figli, infine venerarli come immagine di Cristo»: dalle parole di Pietro Saunier prende le mosse la lettera apostolica Fide incensus con cui Papa Francesco ha iscritto nel catalogo dei beati Guido di Montpellier (1160-1208), fondatore degli Ospedalieri di Santo Spirito. Lettera datata 18 maggio, significativamente alla vigilia di Pentecoste.

Neonati abbandonati, bambini indesiderati, madri sole e prostitute erano i principali destinatari di quest'opera di misericordia affidata allo Spirito Santo: «"Il sofferente è il Signore, medici e infermieri sono i suoi servitori" – raccomandava Guido nel Liber Regulae ospitalis Sancti Spiritus. L'ideale di aiutare tutti si concretizzò in modo particolare nella cura dei neonati abbandonati e dei bambini indesiderati. Oltre all'assistenza materiale e spirituale per le madri lasciate sole e per le prostitute, nell'Ospedale di Santo Spirito in Sassia venne costruita una delle prime ruote degli esposti, dove i neonati potevano essere lasciati anonimamente sotto la cura della comunità di Guido».

Guido venne citato già in vita e in morte da Innocenzo III (citato nella lettera apostolica di Francesco), che elogiò l'ospedale di Montpellier dove «vengono ristorati gli affamati, i poveri vengono vestiti, agli ammalati sono somministrate le cose necessarie e ai più bisognosi viene offerta una maggior consolazione, sì che il maestro e i fratelli di tale casa devono esser detti non tanto accoglitori dei bisognosi, quanto piuttosto servi». Fu sempre Innocenzo ad approvarne la regola e ad esortare, dopo la morte di Guido, a portarne avanti l'opera.

La lunga fama di santità trova compimento dopo 8 secoli con la beatificazione equipollente (prescindendo quindi dalla prassi ordinaria) decretata da Francesco: «Perciò, con la Nostra autorità Apostolica, iscriviamo nel catalogo dei Beati Guido di Montpellier la cui memoria, con la Liturgia delle Ore e la Celebrazione eucaristica da collocare il 7 febbraio, diamo disposizione che sia in tale giorno obbligatoria per gli Ordini, le Congregazioni e gli Istituti di Santo Spirito in Sassia nonché per gli Istituti che si ispirano al carisma di Guido».