Beati
«Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete» Lc 6,20-23
«Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione… Lc 6,20-23
Gesù usa due termini contrapposti: ‘Beati’ e ‘Guai a voi’, per sottolineare il peso delle parole. Non si potrà dubitare della sua chiarezza e determinazione. Oltre a sentire risuonare la sua parola dal vangelo di Matteo fino al vangelo di Luca, abbiamo bisogno di vederla nella vita di coloro che la proclamano. Ogni giorno abbiamo sotto gli occhi le parole e le azioni di Papa Francesco. Ci sorprendono la sua semplicità di vita, l’immediatezza dei rapporti, l’umanità degli interventi. Siamo chiamati a guardarlo per imparare a sperare nelle beatitudini del Vangelo. Il nostro stesso bisogno, che si manifesta nelle situazioni del vivere, ci apre a domandare e ad accogliere la beatitudine promessa. Chi ha già tutto, o ritiene di avere tutto, non domanda e rimane privo del dono del Signore.