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Salute

Australia: più facile donare il sangue per i gay

L’emergenza covid ha spinto il servizio di donazione del sangue della Croce Rossa australiana a proporre di abbassare il periodo di astinenza sessuale per donare il sangue da parte dei gay.

Gender Watch 18_04_2020

L’emergenza covid ha spinto Lifeblood, il servizio di donazione del sangue della Croce Rossa australiana, a proporre a tutti gli stati australiani di abbassare il periodo di astinenza sessuale per donare il sangue da parte dei gay: da 12 a 3 mesi. Infatti i rapporti omosessuali sono molto più esposti al rischio di contrarre malattie veneree.

Viene da chiedersi se questa proposta sia motiva dal sincero intento di provvedere alle scorte di sangue, dato che non pochi donatori potrebbero essere spaventati dal varcare le soglie di un ospedale, oppure se la presente emergenza sia solo un pretesto per rendere la donazione di sangue più egualitaria anche nei confronti delle persone omosessuali. Quest’ultima conclusione viene anche avvalorata dal fatto che la percentuale di persone omosessuali e bisessuali è tra l’1 e il 4% nei paesi occidentali. E la percentuale, tra gli omosessuali, di coloro che donano sarà infinitesimale come sottolinea Rodney Croome di just.equal, un gruppo australiano LGBT +: «L’accorciamento dei tempi non aumenterà in modo significativo la quantità di sangue sicuro disponibile per le trasfusioni».