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Islam

Attentato nelle Filippine durante la Messa

Una bomba è stata fatta esplodere mentre si celebrava la Messa domenicale. Gli autori molto probabilmente sono i combattenti di un gruppo jihadista affiliato allo Stato islamico

È di quattro morti e 42 feriti il bilancio di un attentato dinamitardo messo a segno la mattina del 3 dicembre nello stato di Mindanao, nelle Filippine, in una palestra della Mindanao State University di Marawi nella quale in quel momento un sacerdote cattolico stava celebrando la Messa domenicale, la prima d’Avvento. Dai primi accertamenti sembra probabile che a causare l’esplosione sia stata una bomba artigianale o una granata che non ha causato gravi danni all’edificio. Il presidente Ferdinando Marcos Jr ha attribuito l’attentato, che ha definito “insensato ed efferato”, a terroristi stranieri. Ma si ritiene che a compierlo possa essere stato il gruppo jihadista Daulah Islamiyah-Maute, affiliato allo Stato islamico, che ha le sue basi nello stato di Mindanao. Il gruppo si è costituito nel 2012 e si ritiene che ne facciano parte poche centinaia di combattenti. L’attentato potrebbe essere un atto di ritorsione perché due giorni prima, il 1° dicembre, 11 membri del gruppo sono stati uccisi durante uno scontro armato con l’esercito nelle vicina città di Datu Hoffer Ampatuan. Il 92% degli abitanti delle Filippine sono cristiani, quasi l’80% dei quali cattolici. Non è insolito che degli istituti scolastici e dei centri commerciali riservino delle aree per la celebrazione della Messa domenicale, soprattutto nelle località in cui non ci sono delle chiese. Marawi è abitata in prevalenza da musulmani che nel paese costituiscono una minoranza pari a poco più del 5%. Nel 2017 è stata teatro di un durissimo scontro durato cinque mesi tra i combattenti del Daulah Islamiyah-Maute, che si erano impadroniti di una parte della città, e le forze governative.