Assalto alla chiesa di Milano, Introvigne (Osce) scrive a Maroni
«È paradossale – scrive Introvigne a Maroni – che proprio mentre l’Italia si appresta a ospitare in settembre a Roma una conferenza dell’OSCE sulle violenze contro i cristiani, con una sessione sugli assalti alle chiese, episodi come quello di Milano rischino di trasformare il nostro Paese in parte del problema e non della soluzione».
Vienna, 6 giugno 2011 (l.c.). Il caso della Messa nella parrocchia di San Giuseppe Calasanzio a Milano interrotta domenica 5 giugno con striscioni, urla e spintoni da attivisti che intendevano contestare un sacerdote per le sue posizioni nei confronti dell’omosessualità è arrivato sul tavolo del sociologo torinese Massimo Introvigne, Rappresentante dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) per la lotta all’intolleranza e alla discriminazione contro i cristiani.
Introvigne scrive oggi una nota al Ministro dell’Interno Roberto Maroni, affermando che l’incidente non va certo sopravvalutato ma che «eventi relativamente minuscoli possono ispirarne altri più gravi». In effetti, scrive Introvigne a Maroni, «l’OSCE è estremamente preoccupata per gli assalti che si susseguono in numerosi Paesi ai luoghi di culto» – per esempio, «in Spagna, con motivazioni che sembrano analoghe a quelle milanesi, ci sono stati gravi incidenti a Madrid e a Barcellona» – e «la deriva degli assalti alle chiese dev’essere fermata subito con provvedimenti adeguati, severi e non simbolici, garantendo nello stesso tempo la piena libertà della predicazione cristiana anche su temi oggi controversi».
«È paradossale – scrive Introvigne a Maroni – che proprio mentre l’Italia si appresta a ospitare in settembre a Roma una conferenza dell’OSCE sulle violenze contro i cristiani, con una sessione sugli assalti alle chiese, episodi come quello di Milano rischino di trasformare il nostro Paese in parte del problema e non della soluzione».