Arrestato in Italia l’assassino di Ashur Sarnaya
Si tratta di un algerino che dopo l’omicidio è riuscito a fuggire in Italia dove il 2 ottobre è stato arrestato

Il 2 ottobre è stato arrestato ad Andria, una città della Puglia, un cittadino algerino, in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso in Francia dal Tribunal de Grande Instance de Lyon. Si ritiene che sia l’uomo che il 10 settembre scorso ha ucciso a Lione Ashur Sarnaya, un cristiano assiro di origine irachena di 45 anni, disabile, che godeva di discreto seguito in quanto influencer: su Tik Tok parlava della sua fede, predicava il Vangelo e spesso criticava l’islam radicale, motivo per cui sembra che avesse più volte ricevuto minacce di morte. L’accusa nei confronti dell’algerino è di omicidio premeditato. La sera del 10 settembre Ashur Sarnaya era uscito di casa sulla sua sedia a rotelle e, come altre volte, aveva iniziato una diretta su Tik Tok quando, stando alle testimonianze raccolte, è stato avvicinato da un uomo che lo ha accoltellato alla gola uccidendolo per poi darsi alla fuga. Al momento dell’arresto l’algerino, di cui non è stata divulgata l’identità, non ha opposto resistenza. “L’indagato, la cui eventuale colpevolezza in ordine ai reati contestati dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti, è stato condotto presso il carcere di Trani – riferisce la polizia – e la sua posizione è all’esame della Corte di Appello di Bari, che nella giornata odierna celebrerà l’udienza di convalida”. Le autorità francesi, accertata la relazione tra i temi religiosi trattati dalla vittima e la sua uccisione e scoperta l’identità dell’autore dell’omicidio, ne avevano accertato l’ingresso in territorio italiano. Accertamenti successivi in collaborazione con la Polizia di Stato italiana hanno consentito di ricostruirne con precisione gli spostamenti, dal suo arrivo a Milano il 12 settembre a bordo di un autobus, il suo trasferimento a Roma e infine il suo arrivo il 24 settembre in Puglia. Quindi ulteriori indagini condotte dalle Sezioni antiterrorismo della Digos di Bari e Bat (Barletta Trani), dalla Squadra mobile della questura di Bat e dalla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato hanno consentito di individuarlo ad Andria dove per qualche giorno l’algerino è stato ospitato da alcuni connazionali, la cui posizione è al vaglio degli investigatori, e procedere all’arresto.