Arcore nega patrocinio al Pride
Il comune di Arcore nega il patrocinio al Pride brianzolo perchè è un evento non inclusivo ma divisivo. Le associazioni LGBT insorgono, ma a torto.

Il comune di Arcore nega il patrocinio al Brianza Pride in calendario per il 27 settembre. Secondo l’amministrazione comunale l'evento «non è inclusivo ma divisivo e il comune vuole mantenere l'equilibrio non esponendo i suoi simboli». Alcuni rappresentati di associazioni LGBT erano presenti in aula al momento della votazione ed hanno esposto cartelli con su scritto: «Con o senza patrocinio non ci fermerete, tutta la Brianza al Pride ad Arcore il prossimo 27 settembre».
Dal 2024 il Brianza Pride è stato spostato da Monza in altri comuni: Seregno, appunto nel 2024, e per il 2025 si era scelto Arcore.
Oscar Innaurato, rappresentate di Boa, associazione arcobaleno, che era presente alla votazione con tanto di scarpe con tacco ha dichiarato in quella occasione: «Il comune di Arcore non ha concesso il patrocinio al Brianza Pride dicendo che non è un evento inclusivo ma divisivo e sostenendo di voler mantenere l'equilibrio non esponendo i suoi simboli. Si tratta di una motivazione assurda, incredibile e priva di ogni fondamento che nasconde un'omolesbotransfobia istituzionale. Non a caso questa amministrazione 'consente' di patrocinare eventi con carbonare, salamelle, risotti e selezioni di miss Italia ma l'unico evento a cui lo nega è sempre il Brianza Pride». Forse perché carbonare, salamelle, risotti e selezioni di miss Italia non sono divisive ma inclusive?