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Global warming

Anche l’Unhcr acclama Greta e dichiara l’emergenza climatica

L’Alto commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi risponde all’appello di Greta Thunberg e si impegna a proteggere i “rifugiati climatici”, vittime del cambiamento climatico

Svipop 16_10_2019

 

Parlando al Comitato esecutivo dell’Unhcr, riunitosi in sessione il 7 ottobre a Ginevra, l’Alto commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi ha dichiarato che la sua agenzia intende rispondere alla richiesta di Greta Thunberg ai potenti del mondo di accelerare le risposte all’emergenza climatica prima che sia troppo tardi. Una delle sfide che l’Unhcr deve affrontare, ha detto, è proprio il cambiamento climatico dal momento che i fattori climatici ormai superano di oltre il 50% i conflitti e la violenza come causa di esodi forzati, interni e oltreconfine. Il termine “rifugiato climatico” – ha aggiunto – “non ha riscontro nel diritto internazionale e non riflette gli assai più complicati modi in cui il clima interagisce con la mobilità umana. Ma l’immagine che evoca – di persone strappate alle loro case come effetto dell’emergenza climatica – ha giustamente conquistato l’attenzione pubblica”. Grandi ha poi spiegato che l’Unhcr da anni cerca di evidenziare la rilevanza legale del cambiamento climatico e le lacune nella protezione delle persone che lasciano il loro paese a causa del cambiamento climatico: “continueremo – ha detto – a orientare i dibattiti internazionali normativi e legali su questo fattore anche in collaborazione con la Piattaforma sugli spostamenti forzati causati da disastri ambientali e cambiamento climatico e con altri forum”. Attualmente se l’espatrio è causato dall’interazione tra cambiamento climatico e conflitti o violenze, i profughi vengono riconosciuti come rifugiati secondo quanto prevede la Convenzione di Ginevra. Ma se invece si tratta di disastri naturali o provocati dall’uomo i profughi possono solo ottenere protezione temporanea o permessi di soggiorno. Grandi ha concluso dicendo: “come altri organismi, ci rendiamo conto che la nostra impronta operativa ha un impatto sull’ambiente e stiamo agendo di conseguenza. Stiamo lavorando, ad esempio, a incrementare la nostra efficienza energetica e l’uso di energie rinnovabili”.