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in Italia e non solo

Anagrafe episcopale: il più anziano e il più giovane

Compie 100 anni mons. Settimio Todisco, emerito di Brindisi-Ostuni, decano dei vescovi italiani. Per trovare il più giovane bisogna andare in Paraguay.

Borgo Pio 15_05_2024
IMAGOECONOMICA - CARLO LANNUTTI

Il 10 maggio ha compiuto 100 anni mons. Settimio Todisco, arcivescovo emerito di Brindisi-Ostuni, diocesi che ha guidato dal 1986 al 2000, che nella circostanza si «raccoglie in preghiera per Lui, nostro amato Fratello e Padre e per la nostra Chiesa Diocesana». Mons. Todisco è stato ordinato sacerdote nel 1947 e consacrato vescovo nel 1970: ben 77 anni di sacerdozio e 54 di episcopato. 

Il vescovo italiano più giovane si trova invece fuori dall'Italia: è mons. Vincenzo Turturro, classe 1978, fresco di nomina a nunzio apostolico in Paraguay (nel dicembre scorso) e consacrato il 9 marzo. Seguono, di poco, mons. Vito Piccinonna, classe 1977, vescovo di Rieti dal novembre 2022; e il più giovane (di appena un mese) mons. Flavio Pace, consacrato il 4 maggio scorso, neo-segretario del Dicastero per la promozione dell'unità dei cristiani.

Allargando lo sguardo a livello mondiale (grazie all'aggiornatissimo Catholic Hierarchy) il più giovane presule in assoluto è il libanese Isaac Jules Peter Georges Boutros, nato il 28 dicembre 1982, vescovo titolare di Amida dei Siri (e consacrato già da due anni); il più anziano si trova invece in Messico: è mons. José de Jesús Sahagún de la Parra, nato il 1° gennaio 1922 ed emerito (ormai dal 1993) di Ciudad Lázaro Cárdenas.