Alla scuola di Leone XIII, parte il corso di Dottrina sociale
La legittimità degli Stati, il valore della libertà cristiana, il matrimonio cristiano fonte della società, la condanna della Massoneria: sono aperte le iscrizioni al video-corso della Scuola di Dottrina Sociale della Chiesa promosso da Bussola e Osservatorio Van Thuan e dedicato a Leone XIII.
Dieci video-lezioni online, dieci encicliche e documenti di Leone XIII che costituiscono un vero progetto sociale e che fanno di papa Pecci il fondatore della Dottrina sociale moderna. Non è un’operazione di archeologia cattolica, ma una vera e propria sfida alle questioni di fondo che caratterizzano la società e la Chiesa attuali.
Si presenta così l’edizione primaverile 2024 della Scuola di Dottrina sociale organizzata dall’Osservatorio Van Thuan e dalla Nuova Bussola Quotidiana, un appuntamento ormai fisso. Il titolo della scuola è appunto “Alle fonti della Dottrina Sociale – Riscopriamo il progetto sociale di Leone XIII” e inizierà il 15 marzo e proseguirà per altri nove venerdì fino al 24 maggio (qui il programma completo).
Quando si pensa a Leone XIII il pensiero va subito alla Rerum Novarum, enciclica pubblicata nel 1891 e considerata la prima pietra nella costruzione della Dottrina sociale, ma in realtà quello del Papa che ha coperto l’ultimo quarto dell’Ottocento è un progetto ben più ampio che ripensa il rapporto della Chiesa nel mondo in un momento di forte spinta alla laicizzazione della società europea. È il periodo in cui gli Stati europei stavano estromettendo la Chiesa dalla sfera pubblica e in modo particolare da tre ambiti che sono sempre stati fondamentali per la sua missione: il matrimonio, l’educazione, la solidarietà nella società civile.
Oggi viviamo in una società che vede maturato questo processo, con tutte le sue conseguenze nefaste. Ad esempio, se allora il problema era il riconoscimento del matrimonio civile accanto a quello religioso, oggi con le unioni omosessuali siamo arrivati alla definitiva distruzione di quella che dovrebbe essere la cellula fondamentale della società.
Ma non c’è solo la comunanza dei problemi sociali, di grande insegnamento per la situazione attuale è il metodo con cui Leone XIII li affronta: non una corsa a inseguire il mondo e le sue novità, ma un progetto che vi si oppone, per ricollocare Dio al suo posto nella società.
Il primo tassello è ribadire il giusto rapporto tra ragione e fede (enciclica Aeterni Patris, 1879), con la riproposizione della filosofia eterna di San Tommaso d’Aquino. E proprio dalla Aeterni Patris parte l’itinerario proposto dalla Scuola di Dottrina Sociale, per poi affrontare gli altri temi oggetto della riflessione magisteriale di Leone XIII: il carattere pubblico e indissolubile del matrimonio, la fonte divina dell’autorità, il confronto tra libertà cristiana e le libertà moderne, la costituzione cristiana degli Stati, i doveri dei cittadini cristiani nella pubblica piazza. Senza dimenticare la dura critica alla Massoneria, «occulto regista della rivoluzione», a cui Leone XIII ha dedicato l’enciclica Humanum Genus (1884) e diversi altri documenti.
Insomma, rileggere Leone XIII è il modo migliore per comprendere il significato originale e profondo dei fenomeni negativi che dilagano oggi nella nostra società. E quale sia l’approccio cattolico.
Per questo vi invitiamo a iscrivervi al video corso organizzato da Bussola e Osservatorio Van Thuan: cliccando qui trovate anche tutte le informazioni e il calendario completo.
Il costo complessivo è di 75 euro (50 euro per il corso e 25 per l’abbonamento 2024 al Bollettino di Dottrina Sociale della Chiesa, rivista trimestrale dell’Osservatorio).
Per ulteriori informazioni inviare una mail a eventi@lanuovabq.it
L'eredità tradita di Leone XIII
A 120 anni dalla morte del Papa fondatore della Dottrina sociale della Chiesa nell'epoca moderna, ben poco rimane del suo approccio e dei suoi princìpi cardine su famiglia, educazione, rapporto con le altre religioni e con lo Stato: sostanzialmente rispettati fino a Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, sono stati completamente contraddetti dall'attuale pontificato.
A 125 anni dalla Rerum Novarum di Leone XIII
Scritta da Leone XIII in un periodo in cui gli Stati europei stavano estromettendo la Chiesa dalla sfera pubblica, l'enciclica Rerum Novarum faceva parte di un disegno più ampio, volto a ristabilire il corretto rapporto fra fede e ragione e a riconquistare per Dio un ruolo nella sfera pubblica. Oggi possiamo valutare i danni dell'abbandono del progetto di Leone XIII.