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OCCHIO ALLA TV

Ai confini della follia

Questa sera ritorna il film “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. La celeberrima pellicola diretta da Miloš Forman che ebbe il merito, nel lontano 1975, di portare all’attenzione generale il disagio relativo agli ospedali psichiatrici e il trattamento riservato ai pazienti.

Occhio alla Tv 12_08_2011

Merita una segnalazione cinematografica la programmazione televisiva di oggi, che propone in prima serata su “La7” (ore 21.10) il film “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. La celeberrima pellicola diretta da Miloš Forman ebbe il merito, nel lontano 1975, di portare all’attenzione generale il disagio relativo agli ospedali psichiatrici e il trattamento riservato ai pazienti.

Tra i pochissimi ad aver vinto tutti e cinque gli Oscar principali, il film interpretato da Jack Nicholson è ispirato al romanzo di Ken Kesey del 1962, che l’autore scrisse dopo un’esperienza come volontario all’interno di una struttura sanitaria per malati di mente. Il titolo perde nella traduzione italiana parte del suo senso. L’originale cita il verso di una filastrocca: “Three geese in a flock, one flew East, one flew West, one flew over the cuckoo’s nest”. Ovvero: “Uno stormo di tre oche, una volò a Est, una volò a Ovest, una volò sul nido del cuculo”. Il termine inglese “cuckoo” indica non soltanto il cuculo ma anche chi è “pazzo” e in questa ulteriore accezione va inteso il significato del titolo.

Non privo di alcuni eccessi quasi caricaturali, il film nel complesso riesce con acume ed efficacia ad aprire uno squarcio su un mondo ancora poco conosciuto a metà degli anni Settanta. Tipica del periodo è l’insistenza sulla ribellione contro le regole e contro il potere precostituito, che oggi sarebbe probabilmente declinata in maniera diversa. Resta la profonda umanità di molti dei personaggi che affiancano l’istrionico Nicholson, spesso molto più “sani” e più “normali” di coloro che dovrebbero curarli.