Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina d’Alessandria a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

A posto con Dio

Chi si umilierà sarà esaltato (Mt 23, 12)

Schegge di vangelo 21_08_2021

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato». (Mt 23, 1-12)

Nel tempo i farisei e i dottori della Legge avevano accumulato una serie di prescrizioni relative al culto e alla devozione. Tutte queste regole davano l'impressione a chi le applicava di essere "a posto con Dio". La realtà è che nessuno può dirsi "a posto con Dio" perché la nostra natura, dopo il peccato originale, è decaduta e quindi incline al peccato. Nessuno può quindi avere la coscienza sempre pulita o addirittura pensare di aver dei diritti da vantare nei confronti di Dio. Di fronte a Dio l'uomo ha solo doveri. E Dio nei nostri confronti ha solo diritti. Ci avevi mai pensato?