A Natale bambole per lui e dinosauri per lei?
Un recente sondaggio ci rivela che i genitori nella metà dei casi non sono influenzati dal sesso del bambino quando decidono i regali di Natale.
Riportiamo una notizia Ansa: “Nell'individuazione del regalo per i più piccoli - secondo quanto emerge da una ricerca di Toluna, società di digital market research, che ha intervistato mille persone - il 49% dichiara di essere influenzato dal genere (maschio o femmina), e il 43% dichiara che potrebbe prendere in considerazione di regalare un gioco 'da femmina' a un maschio solo in relazione al tipo di gioco. Fra i genitori, sarebbe disposto a regalare ai figli maschi i trucchi solo il 3%, le bambole il 11% e la cucina il 20%. Anche fra i genitori delle femmine non si riscontra grande apertura: solo il 7% accetterebbe di regalare alle figlie un'arma giocattolo e il 20% un dinosauro”.
Dal tono con cui vengono riportati gli esiti del sondaggio si capisce chiaramente come l’Ansa parteggi per la teoria del gender. Ma non è questo che ci interessa ora commentare. I dati si riferiscono a richieste fatte dai bambini ai genitori: assecondarli anche se chiedono un gioco non adatto al loro sesso? Il bicchiere è mezzo pieno e quindi mezzo vuoto: metà degli intervistati non escludono di regalare un gioco da femmina ai maschi e viceversa. Segno preoccupante di come la confusione sessuale fiorisca anche ai piedi dell’albero di Natale durante la notte santa.