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Sudan del Sud

5.000 rifugiati e 8.000 sfollati in fuga dagli scontri armati iniziati nell’Equatoria Centrale il 19 gennaio

I combattimenti tra esercito e Fronte di salvezza nazionale impediscono di soccorrere gli sfollati. I rifugiati nella Repubblica democratica del Congo sono anch’essi privi di assistenza

Migrazioni 14_02_2019

 

Almeno 5.000 persone in fuga dal Sudan del Sud sono arrivate nella Repubblica democratica del Congo nei giorni scorsi oltrepassando la frontiera all’altezza della città di Ingbokolo. Provengono dallo stato di Equatoria Centrale dove dal 19 gennaio sono in corso scontri armati tra militari e miliziani di un gruppo antigovernativo, il Fronte di salvezza nazionale. Le violenze impediscono l’accesso nella regione degli aiuti umanitari, lasciando privi di aiuto 8.000 sfollati che si sono messi in salvo dai combattimenti raggiungendo la periferia della città di Yei. I rifugiati nella RdC in maggioranza sono donne, bambini e anziani. Tra di loro ci sono dei malati, molti di malaria. Sono arrivati a piedi, esausti, affamati e assetati. Molti sono traumatizzati perché hanno assistito ad atti di violenza. Raccontano di combattenti che hanno ucciso e violentato dei civili e ne hanno saccheggiato le abitazioni. I villaggi vicino alla frontiera in cui si sono sistemati sono quasi del tutto privi di infrastrutture e servizi sanitari. Si trovano inoltre in aree difficili da raggiungere, con strade e ponti gravemente danneggiati e in rovina. Per il momento hanno trovato riparo in chiese, scuole e case abbandonate oppure dormono all’aperto. Sopravvivono grazie al cibo che la popolazione locale spartisce con loro. Le autorità della RdC stanno incoraggiando i rifugiati a lasciare le instabili aree di confine e spostarsi nell’interno del paese dove possono essere soccorsi più facilmente.