10 serie TV gay che hanno fatto storia
10 serie TV che hanno sdoganato in televisione e quindi nel pubblico le tematiche omosessuali. Perchè sono più efficaci 5 minuti in televisione che mille libri.
Sono infinite le serie TV che hanno visto personaggi omosessuali. Ma il sito Hall of Series, un sito specializzato nell’analisi e recensione delle serie TV, ha indicato quelli che potrebbero essere i serial che maggiormente hanno inciso nella coscienza collettiva per sdoganare l’omosessualità.
Ellen
Fu la prima serie TV in cui il personaggio principale faceva coming out. Avvenne il 30 aprile 1997 davanti ad un pubblico di 40 milioni di americani.
Will & Grace
In onda dal 1998 al 2006, la serie è stata riproposta anche di recente. Will è dichiaratamente omosessuale ed anche il suo amico Jack. La critica sostiene che la serie è piena di stereotipi sugli omosessuali.
Dawson’s Creek
Trasmesso dal 1998 al 2003 è stato un teen drama di culto che narra le vicende di un gruppo di adolescenti. Negli episodi 14 e 15 uno dei protagonisti fa coming out. Dato che il pubblico che seguiva le puntate era composto da adolescenti la scelta degli sceneggiatori acquisisce una sua particolare valenza, ovviamente di carattere negativo.
Buffy l’ammazzavampiri
Alla fine degli anni 90 una dei personaggi principali, la strega Willow, si scopre essere bisessuale. Anche questa serie Tv fu seguitissima e fece tendenza.
Queer as Folk
Uscita in una versione inglese ed in una americana, è la prima serie dedicata esclusivamente al mondo gay maschile. Narra infatti le vicende di un gruppo di omosessuali a Liberty Avenue, nel quartiere gay di Pittsburgh. La crudezza del linguaggio e soprattutto delle immagini rasenta il pornografico. La serie rappresenta però in modo realistico il vero spirito dell’ideologia gay. Ad esempio in una puntata un personaggio omosessuale, Brian, ammette: “Io non credo a queste idiozie dell’amore, io credo nelle scopate: sono oneste ed efficienti, ne entri e ne esci con il massimo del piacere e il minimo di stronzate. L’amore è una cosa per gli etero”.
The L Word
E’ la traduzione al femminile di Queer as Folk. The L Word narra la vicende di un gruppo di donne lesbiche a Los Angeles. E’ assai difficile trovare anche nei comprimari personaggi etero.
Glee
E’ una serie TV che racconta la storia di alcuni adolescenti a scuola. Oltre a diversi personaggi gay c’è da segnalare il ruolo di Unique Adams, personaggio transgender
Modern Family
In Modern Family vengono presentate diversi tipi di relazioni, nessuna normale nel senso usuale della parola, tra cui una coppia di lesbiche con figlia. Questa serie ha vinto il premio come “Miglior Serie TV” ai Diversity Media Awards.
Orange is the New Black
E’ una serie ambientata in un carcere femminile dove quasi tutte le detenute sono lesbiche. Il sito Hall of Series scrive: “Lauren Morelli si è scoperta lesbica scrivendo la sceneggiatura della serie, ha lasciato il marito ed è convolata a nozze con una delle attrici della serie, Samira Wiley (che interpreta Poussey)”. Tra i registi anche Jodie Foster, lesbica dichiarata.
Sense8
E’ una serie prodotta dai fratelli Wachowski, gli ideatori della saga di Matrix. Entrambi i fratelli hanno cambiato sesso. La serie racconta di 8 sconosciuti sparsi per il mondo che possono connettersi tra loro. La connessione psichica avviene anche con persone omosessuali: una metafora per dire che possiamo essere sulla lunghezza d’onda giusta con chiunque. Il carattere blasfemo e sovversivo della serie è ben espresso da queste battute, recitate dal transessuale Nomi, uno dei personaggi principali il quale vuole partecipare ad un Gay Pride (marcia per l’orgoglio gay): “mia madre è una fan di San Tommaso D’Aquino. Lei considera l’orgoglio un brutto vizio e di tutti i vizi che può avere l’essere umano, per San Tommaso l’orgoglio era il re dei sette vizi capitali. Lo considerava il sommo vizio che in un batter d’ali poteva trasformare chiunque in un peccatore. Ma l’odio non è presente su quella lista, e nemmeno la vergogna. Avevo paura di questa parata perché desideravo davvero tanto poterne far parte. Così oggi marcerò per quella parte di me che aveva troppa paura per marciare e per quelli che non possono farlo, per le persone che vivono come ho vissuto io. Oggi marcerò per ricordare che non sono un io e basta, ma che sono anche un “noi”. E noi marciamo con orgoglio! Vai affanculo San Tommaso!”.
Questa è solo una selezione delle innumerevoli serie TV in cui l’omosessualità e la transessualità vengono sdoganate in televisione. E poi c’è ancora chi asserisce che il mondo gay non ha spazio nei media. Inoltre è noto che 5 minuti di televisione sono più efficaci, nel trasmettere un messaggio, che mille libri.
https://www.hallofseries.com/orange-is-the-new-black/orange-is-the-new-black-omosessualita/