Vescovi inglesi: no ad identità di genere
La Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles ha pubblicato un documento che critica la cosiddetta identità di genere.
La Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles ha pubblicato un documento sulla cosiddetta identità di genere dal titolo Un tessuto intricato del Signore. Una riflessione pastorale sul genere dei vescovi di Inghilterra e Galles.
Nel riassunto del documento si può leggere: «Papa Francesco mette in guardia contro l’opinione che nega “la differenza e la reciprocità naturale di uomo e donna. Essa prospetta una società senza differenze di sesso, e svuota la base antropologica della famiglia. […] Soprattutto i giovani hanno bisogno di essere aiutati ad accettare il proprio corpo così come è stato creato”» (Amoris laetitia, 56, 285). […]
Essere maschio o femmina è fondamentale per la comprensione della persona umana. C'è un’uguaglianza fondamentale e un carattere distintivo nell’essere creato uomo o donna. Questo è buono e voluto da Dio. (Gen 1,27). Dobbiamo imparare a valorizzare il nostro corpo nella sua femminilità o mascolinità. L’identità sessuale della persona come uomo o donna non è puramente una costruzione culturale o sociale. […]
Non possiamo incoraggiare il sostegno ad interventi medici ricostruttivi o basati su farmaci che in tal modo possono danneggiare il corpo. Piuttosto, il nostro obiettivo è quello di contribuire alla riscoperta e alla valorizzazione dell’umanità come creata da Dio. […]
Sono importanti la sensibilità e il desiderio di mostrare rispetto, ma occorre fare attenzione e resistere alla tentazione di adottare il linguaggio dell’ideologia di genere nelle nostre istituzioni. […]
L’intervento medico per i bambini non dovrebbe essere incoraggiato».