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USA

Verso l'abolizione delle "nozze" gay?

Nove sono gli stati USA che si stanno ribellando alla sentenza del 2015 sul "matrimonio" gay pronunciata dalla Corte Suprema.

Gender Watch 01_03_2025

Sono ben nove gli stati USA che si sono ribellati alla sentenza del 2015 sul matrimonio egualitario pronunciata dalla Corte Suprema, sentenza che ha legittimato le “nozze” gay.

In cinque stati sono state varate o stanno per essere varate delle misure volte a sollecitare la Corte suprema a ritornare sui suoi passi. L’ultimo stato in ordine di tempo a varare una risoluzione che chiedeva l’eliminazione della sentenza Obergefell è stato il Michigan, proprio martedì scorso.

Il repubblicano Josh Schriver, autore della proposta, ha dichiarato che il “matrimonio” gay «è in contrasto con la sacralità del matrimonio, la Costituzione del Michigan e i principi su cui è stato fondato il Paese».

Gli altri stati che stanno facendo pressione sulla Corte suprema sono l’Idaho, il Montana, il South Dakota e il North Dakota, di cui avevamo parlato giovedì scorso su questo stesso blog.

Altri quattro stati invece - Missouri, Oklahoma, Tennessee e Texas – hanno depositato proposte di legge per creare un istituto giuridico, chiamato “matrimonio pattizio”, ad uso esclusivo delle coppie eterosessuali. Mossa assai sbagliata. Così facendo  si lascia il matrimonio alle coppie gay e se ne crea uno speciale per le coppie etero, quasi fossero una riserva indiana. Invece esiste un solo matrimonio, naturale quindi da riconoscersi giuridicamente, e riguarda le coppie eterosessuali. Alle coppie omosex non può essere riconosciuto nessuno status giuridico.