Vanagloria degli uomini
«Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste»
(Gv 5,31-47)
«Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio? Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me». (Gv 5,31-47)
I farisei non accolgono Gesù perché è inaccettabile l’idea della nuda vita di Gesù, di qualcuno venuto non a testimoniare sé stesso ma il Padre. Per loro, come per noi, è facile e immediato comprendere chi viene nel mondo a gridare il proprio io. Siamo abituati alla logica dello scambio e non comprendiamo chi viene a dare gratuitamente testimonianza ad un altro, ad amare. Non lo capiamo chi agisce solo per amare. Ecco perché. Ci deve essere sotto qualcosa, pensiamo. E così ci riempiamo di una paura che diventa violenza.