"Utero in affitto, Salvini fermi i sindaci contro la legge"
Un appello al ministro degli Interni per contrastare le iniziative dei sindaci che registrano all'anagrafe bambini nati da utero in affitto con i nomi delle due madri o dei due padri. "Quei bambini vengono privati non per disgrazia, ma per imposizione proprio degli adulti che dovrebbero proteggerli della possibilità di crescere insieme al proprio padre o alla propria madre, e anche solo di conoscerlo".
"I bambini non sono un oggetto di rivendicazione". E' il nome dell'appello che alcuni cittadini hanno rivolto al ministro degli Interni Matteo Salvini per contrastare le iniziative dei sindaci, come Torino e Milano, che stanno procedendo arbritrariamente e contro la legge a registrare all'anagrafe bambini nati da utero in affitto con i nomi delle due madri o dei due padri. Ecco il testo:
Appello al Ministro dell'Interno per il ripristino della giustizia e della legalità in Italia
In questi giorni si moltiplicano le notizie di sindaci che, violando sia la legge sia la giustizia, obbligano la loro anagrafe a dichiarare la nascita dei bambini da “due mamme” o “due papà”. Ma il falso resta falso anche se ha un timbro statale.
Lo Stato italiano, se vuole essere credibile ed autorevole, non può tollerare la sovversione sistematica a danno dei cittadini più indifesi. Questo è contro la giustizia, perché i bambini vengono privati - non per disgrazia, ma per imposizione proprio degli adulti che dovrebbero proteggerli - della possibilità di crescere insieme al proprio padre o alla propria madre, e anche solo di conoscerlo.
È contro la legge, perché è proprio la legge sulle cosiddette "unioni civili" a impedire questi riconoscimenti. E la legge 40 vieta la fecondazione artificiale eterologa per "coppie" dello stesso sesso, nonché l'abominio dell'utero in affitto.
Questi sindaci pongono la propria ideologia al di sopra della giustizia e della legalità, nell'indifferenza delle istituzioni che dovrebbero garantire l'una e l'altra.
Ogni arbitrio da parte del più forte sarà possibile, se si accetta che i bambini siano oggetto di diritti rivendicati dagli adulti.
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini si é più volte espresso in favore dei bambini, con consapevolezza del pericolo in corso. E forse proprio per questo viene sfidato dai sindaci.
Ci appelliamo pertanto a lui, perché prenda provvedimenti immediati per scongiurare atti amministrativi tali da minare le fondamenta stesse della convivenza civile.