"Utero in affitto, Salvini fermi i sindaci contro la legge"
Un appello al ministro degli Interni per contrastare le iniziative dei sindaci che registrano all'anagrafe bambini nati da utero in affitto con i nomi delle due madri o dei due padri. "Quei bambini vengono privati non per disgrazia, ma per imposizione proprio degli adulti che dovrebbero proteggerli della possibilità di crescere insieme al proprio padre o alla propria madre, e anche solo di conoscerlo".
![Il sindaco di Torino Chiara Appendino Il sindaco di Torino Chiara Appendino](https://lanuovabq.it/storage/imgs/lp-7889471-large.jpg)
"I bambini non sono un oggetto di rivendicazione". E' il nome dell'appello che alcuni cittadini hanno rivolto al ministro degli Interni Matteo Salvini per contrastare le iniziative dei sindaci, come Torino e Milano, che stanno procedendo arbritrariamente e contro la legge a registrare all'anagrafe bambini nati da utero in affitto con i nomi delle due madri o dei due padri. Ecco il testo:
Appello al Ministro dell'Interno per il ripristino della giustizia e della legalità in Italia
In questi giorni si moltiplicano le notizie di sindaci che, violando sia la legge sia la giustizia, obbligano la loro anagrafe a dichiarare la nascita dei bambini da “due mamme” o “due papà”. Ma il falso resta falso anche se ha un timbro statale.
Lo Stato italiano, se vuole essere credibile ed autorevole, non può tollerare la sovversione sistematica a danno dei cittadini più indifesi. Questo è contro la giustizia, perché i bambini vengono privati - non per disgrazia, ma per imposizione proprio degli adulti che dovrebbero proteggerli - della possibilità di crescere insieme al proprio padre o alla propria madre, e anche solo di conoscerlo.
È contro la legge, perché è proprio la legge sulle cosiddette "unioni civili" a impedire questi riconoscimenti. E la legge 40 vieta la fecondazione artificiale eterologa per "coppie" dello stesso sesso, nonché l'abominio dell'utero in affitto.
Questi sindaci pongono la propria ideologia al di sopra della giustizia e della legalità, nell'indifferenza delle istituzioni che dovrebbero garantire l'una e l'altra.
Ogni arbitrio da parte del più forte sarà possibile, se si accetta che i bambini siano oggetto di diritti rivendicati dagli adulti.
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini si é più volte espresso in favore dei bambini, con consapevolezza del pericolo in corso. E forse proprio per questo viene sfidato dai sindaci.
Ci appelliamo pertanto a lui, perché prenda provvedimenti immediati per scongiurare atti amministrativi tali da minare le fondamenta stesse della convivenza civile.