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IMMIGRAZIONE

Usa, quanti guai dal confine con il Messico. E da Biden…

Nel 2021 la polizia di frontiera degli Stati Uniti ha effettuato 1,9 milioni di arresti di clandestini lungo il confine con il Messico. Aumentano significativamente gli episodi di violenza verso il personale di pattuglia e il numero di pregiudicati. Una situazione esplosiva esacerbata dalle politiche di Biden. E il 55% degli americani rimpiange Trump.

Esteri 24_02_2022

È record di arresti di immigrati al confine fra Stati Uniti e Messico. Come conferma il Wall Street Journal, la polizia di frontiera degli Stati Uniti ha effettuato 1,9 milioni di arresti di clandestini in tutto il 2021. Secondo gli ultimi dati del Customs and Border Protection, si tratta del numero più alto dal 2005 ad oggi, segnale che la situazione al confine meridionale è davvero esplosiva e rappresenta una delle sfide più complicate per l’amministrazione Biden. Per gran parte del Paese, con tanti democratici schierati con i repubblicani, quello che sta accadendo al confine con il Messico rappresenta un’emergenza umanitaria senza precedenti. Solo nel mese di dicembre sono stati effettuati 178.840 arresti, portando il totale annuale a un livello record.

In queste settimane i media statunitensi, come quelli europei, sono occupati dalle notizie sulle attività militari russe lungo il confine ucraino. Ma secondo l’opinione pubblica statunitense, e quanto denunciano gli analisti Usa, l’amministrazione Biden sta solo cercando disperatamente di convincere un pubblico non bene identificato che quel che sta accadendo ai confini ucraini è una questione molto seria. Gli viene contestata, infatti, un’attenzione morbosa verso un Paese che la maggioranza degli americani non riesce a trovare sulla carta geografica, mentre c’è una situazione molto più pericolosa e urgente lungo il confine americano. Sulla vicenda Ucraina-Russia il viceconsigliere per la sicurezza nazionale di Biden, Jonathan Finer, è stato invitato a tenere conferenze per spiegare agli americani l’interesse di Biden e cioè il principio fondamentale per tutte le nazioni: “Che i confini siano inviolati, che la sovranità vada rispettata”. Ma gli americani sono preoccupati perché quello stesso principio è minacciato dalla gestione dell’immigrazione al confine con il Messico.

I cartelli messicani controllano il confine meridionale degli Stati Uniti e traggono profitto da ogni attraversamento illegale: qualcosa che si avvicina ai 100 milioni di dollari a settimana per il solo traffico di esseri umani, esclusi i profitti del fentanyl o delle altre droghe. Al momento ci sono circa 2000 persone, ogni giorno, che richiedono aiuto alle strutture di competenza, o alla Chiesa cattolica locale, per non finire facile preda di persone che potrebbero approfittare di loro, come denuncia una suora che lavora proprio con gli immigrati.

Ora, come racconta il Wall Street Journal, l’amministrazione Biden ha pasticciato la politica sull’immigrazione tanto quanto il ritiro dall’Afghanistan, e sta subendo non solo l’umiliazione della mala gestione, ma di vedersi costretto a riadottare a breve la politica di confine dell’era Trump, che il candidato Biden denunciò come un-american.

Nell’anno fiscale 2021, secondo i dati della U.S. Border Patrol, 1.659.206 immigrati hanno tentato di entrare illegalmente negli Stati Uniti attraverso il confine con il Messico, il numero più alto mai registrato. Il 63% degli immigrati illegali proveniva dal Messico, ma non solo: da Haiti ne sono arrivati 45.532 a fronte dei 4.395 del 2020; da Cuba 38.139 rispetto ai 9.822 dell’anno scorso; dal Brasile 56.735, ma erano 6.946 l’anno prima; dall’Ecuador 95.692 a fronte degli 11.861 del 2020. Nei primi mesi del 2022, sono stati 518.360 gli immigrati illegali intercettati lungo il confine sud-ovest. Per fare un confronto, nello stesso periodo nel 2021 erano stati 128.347. Sono stati 146.925 gli ingressi che hanno coinvolto i minori non accompagnati, rispetto ai 33.239 del 2020. Tra il 2020 e il 2021, gli episodi di violenza contro il personale di pattuglia di frontiera da parte di immigrati illegali sono aumentati del 16%. Il numero di persone con precedenti condanne penali arrestate dalla Border Patrol è più che quadruplicato tra il 2020 e il 2021, passando da 2.438 a 10.763. Tra questi si contano omicidi, passati da 3 a 60, reati per droga, da 386 a 2138, reati sessuali da 156 a 488, possesso illegale di armi da 49 a 336 casi.

La percentuale di richieste di asilo concesse è aumentata in modo significativo e il numero di immigrati illegali respinti dall’Immigration Custom Enforcement è precipitato sotto l’amministrazione Biden: da più di 20.000 al mese nel 2019 a meno di 5.000 al mese da gennaio 2021. Nel 2021, la polizia di frontiera ha sequestrato circa 5.000 kg di fentanyl, rispetto ai 2.000 dell’anno precedente. I sequestri di cocaina sono passati da 26.000 a 44.000 kg.

Quando quasi due milioni di persone arrivano nel tuo Paese in un solo anno, ci sono conseguenze drammatiche per i servizi sociali locali, l’assistenza sanitaria, l’istruzione, gli alloggi, la polizia, i vigili del fuoco, tutto ciò che forma il tessuto sociale. E se a questo si aggiungono i dati sulla criminalità e la droga sopra citati, le sfide si fanno più complicate e pericolose.

L’elevato numero di attraversamenti illegali delle frontiere è il risultato di molteplici fattori, tra i quali sicuramente i gravi effetti economici conseguenti al Covid-19 e avvertiti in tutta l’America Latina e la percezione che il presidente Biden sia più “permissivo” rispetto a Donald Trump. I numeri sono impietosi per i dem. Prima che Biden entrasse in carica, gli attraversamenti illegali erano in media 70.000 al mese. Il numero è salito a 97.640 a febbraio, il primo mese completo della presidenza di Biden; 169.204 a marzo; 173.686 in aprile e 172.011 a maggio, mantenendo la stessa media fino ad oggi. Questo accade perché gli immigrati possono attraversare illegalmente il confine senza paura delle conseguenze. L’ingresso illegale è un reato, ma l’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti per il Distretto dell’Arizona non ha perseguito alcun migrante illegale a maggio, per esempio. E pochi nel corso dell’anno. Questo incoraggia gli immigrati a continuare a tentare di attraversare il confine fino a quando non riescono nella loro impresa.

Secondo un sondaggio Caps/Harris di Harvard, condotto tra il 15 e il 17 giugno 2021, il 74% degli elettori pensa che l’aumento degli attraversamenti illegali delle frontiere rappresenti una crisi che deve essere affrontata immediatamente: il 68% pensa che gli ordini esecutivi di Biden incoraggino l’immigrazione illegale e il 55% pensa che le sue politiche di confine stiano aumentando il flusso di droga e criminalità negli Stati Uniti. Più della metà, 55%, pensa che Biden avrebbe dovuto lasciare in vigore gli ordini esecutivi dell’ex presidente Trump.