Un’altra chiesa cattolica bombardata in Myanmar
Ad essere presa di mira dall’esercito governativo è stata la chiesa cattolica dedicata a Cristo Re, la terza colpita seriamente dall’inizio dell’anno

Il terremoto che ha devastato il Myanmar non ha fermato la guerra. La giunta militare, al potere con un colpo di stato dal 2021, ha continuato a bombardare i territori in cui le milizie popolari sfidano l’esercito governativo. L’8 aprile i bombardamenti hanno distrutto la chiesa cattolica di Cristo Re a Falam, una cittadina che fa parte della diocesi di Hakha, nello stato di Chin. “La chiesa – spiega l’agenzia di stampa Fides che ha ricevuto la notizia da fonti locali – era un edificio recente, costruito con fatica e sacrifici negli ultimi anni per venire incontro alle esigenze della comunità cattolica dell'area, di circa mille fedeli. Era stata consacrata aperta al culto, affiancando e sostituendo la piccola cappella esistente da 75 anni, nel dicembre scorso, per la gioia della comunità locale che, nel mezzo della guerra civile aveva trovato un luogo per pregare e per celebrare i sacramenti, un'oasi di spiritualità nella violenza”. “C'è grande tristezza ora nella comunità – dicono le fonti di Fides – ma anche la voglia e la determinazione a ricostruire”. Quella di Cristo Re è la terza chiesa presa di mira dall’inizio dell’anno. Lo scorso 6 febbraio era stata colpita la chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Mindat, nello stesso stato. Raid aerei avevano danneggiato soprattutto il tetto e le vetrate rendendo inagibile la chiesa che era appena stata scelta come cattedrale di una nuova diocesi, quella di Mindat, eretta dal Papa il 25 gennaio. Il 16 marzo, vigilia della festa di San Patrizio, i soldati della giunta militare avevano dato fuoco alla cattedrale dedicata al santo a Bhamo, nello stato settentrionale del Kachin, dopo che il 26 febbraio erano già stati dati alle fiamme la sua canonica, l’edificio che ospitava gli uffici diocesani e la scuola superiore annessa. Tuttavia la cattedrale, benché seriamente danneggiata, non è andata perduta come inizialmente si era temuto. Una fotografia inviata a Fides da monsignor Raymod Sumlut Gam, vescovo di Bhamo, mostra l’edificio ripreso dall’alto, probabilmente da un drone, sostanzialmente integro così come il tetto. La chiesa “è ancora lì, miracolosamente in piedi” è il commento commosso che accompagnava la fotografia.