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OCCHIO ALLA TV

Una sfida a suon di libri

Si può proporre al grande pubblico del piccolo schermo un programma culturale, interessante, divertente e capace di coinvolgere i giovani, che abbia come oggetto i capolavori della letteratura italiana e internazionale. Lo dimostra “Per un pugno di libri” la domenica su Rai3.

Occhio alla Tv 16_01_2012

Si può proporre al grande pubblico del piccolo schermo un programma culturale, interessante, divertente e capace di coinvolgere i giovani, che abbia come oggetto i capolavori della letteratura italiana e internazionale? Sì, a dispetto degli scettici e controcorrente rispetto alle tendenze generali della televisione in fatto di qualità.

Lo dimostra “Per un pugno di libri” (Rai3, domenica ore 18), in onda dal 1997 con una formula – finora – vincente. Il format prevede una sfida fra due classi quinte delle scuole superiori italiane, chiamate a confrontarsi a suon di domande e risposte su un classico letterario scelto di volta in volta. Chi vince non guadagna soldi né gettoni d’oro, ma un carrello di libri. Anche il pubblico a casa può partecipare e vincere a sua volta qualche opera letteraria che possa arricchire la biblioteca domestica.

La conduzione dell’edizione 2012 è stata affidata a Veronica Pivetti, che nelle stagioni precedenti era stata preceduta da Neri Marcorè e inizialmente da Patrizio Roversi. Determinante il contributo di Piero Dorfles, professore, giornalista e responsabile della programmazione culturale Rai.

“Per un pugno di libri” era stato messo in discussione qualche tempo fa per lo scarsa resa pubblicitaria e gli ascolti non competitivi con la programmazione delle altre reti. Una sollevazione popolare via internet, che ha coinvolto anche alcuni personaggi noti, ne ha scongiurato la cancellazione. Fra talk-show e cronache calcistiche, la concorrenza in quella fascia è spietata: non è all’audience che la Rai deve guardare, ma alla qualità di una proposta da preservare come una merce rara.