Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Federico di Utrecht a cura di Ermes Dovico

OCCHIO ALLA TV

Una produzione fuori luogo

Il film-tv Il padre delle spose andato in onda mercoledì è una proposta intrisa di buonismo a basso costo e molto ambigua  perché nasconde sotto un tono bonario e minimalista una problematica complessa. Senza contare la folta presenza di bambini e ragazzi davanti alla tv in prima serata.

Occhio alla Tv 01_03_2012

Lino Banfi interpreta Riccardo, uomo del Sud di buoni sentimenti e solidi principi, che dopo qualche anno ritrova in Spagna la figlia che si era allontanata dal paese natio per vivere a Barcellona. Quando va a trovarla per farle una sorpresa, scopre che lei si è sposata con una donna spagnola divorziata e madre di una bambina. Da lì una serie di equivoci, malintesi e difficoltà relazionali, fino a un happy end per niente scontato.

È la trama del film-tv Il padre delle spose del 2006, mandato nuovamente in onda mercoledì 29 febbraio su Rai2 in prima serata. Il tema dell’omosessualità, qui declinato in chiave rosa, è delicato da trattare. La scelta di affrontarlo con una produzione che mescola il registro comico a quello drammatico non è certo la migliore. Tanto meno quella di affidare la parte del papà prima rigido e poi ipercomprensivo a Lino Banfi, efficace caratterista diventato famoso prima nella macchietta del pasticcione dall’accento pugliese e poi nei panni di nonno Libero (“Un medico in famiglia”) ma privo di uno spessore drammatico nelle sue interpretazioni.

È una proposta intrisa di buonismo a basso costo e molto ambigua sotto il profilo narrativo, proprio perché nasconde sotto un tono bonario e minimalista una problematica complessa da capire e da raccontare. Si può aggiungere, a rischio di sembrare moralisti, che anche la collocazione nella fascia di ascolto “famigliare” – estesa per contratto fino alle 22.30 – è una forzatura per racimolare ascolti, che non tiene dovuto conto della folta presenza di bambini e ragazzi a quell’ora davanti alla tv.