Una giovane mamma uccisa dal cognato perché dalit e cristiana
Nel Jharkhand un uomo è stato punito con l’uccisione della moglie dai famigliari che non gli perdonavano di aver sposato una donna di casta inferiore e di essersi convertito con lei al cristianesimo
Il 27 agosto, in India, nello stato del Jharkhand, Parvati Devi e Rohin Oraon, due giovani sposi di 23 e 25 anni, sono stati aggrediti da alcuni famigliari di Rohin, il marito. Parvati è stata uccisa a colpi di ascia sotto gli occhi di Rohin e della figlia di tre anni. La collera omicida dei parenti di Rohin era maturata nel corso degli anni. La sua prima imperdonabile trasgressione ai loro occhi era stata la decisione nel 2014 di sposare Parvati che era di casta inferiore alla sua. Per questo avrebbero voluto che entrambi fossero banditi dal villaggio. Il consiglio degli anziani invece aveva deciso che potevano rimanere, ma con il divieto di partecipare alle cerimonie pubbliche e alle riunioni del consiglio e di attingere acqua al pozzo comune. In altre parole erano considerati dei dalit, dei fuori casta. La situazione della coppia si è aggravata quando nel 2017 entrambi si sono convertiti al cristianesimo abbandonando la religione Sarna, che adora gli dei della natura, praticata dalla famiglia di Rohin. La sera del 27 agosto il padre e il fratello di Rohin, insieme ad alcuni cugini e zii, sono andati a casa della coppia e hanno ucciso Parvati. “Chiunque canterà l’Halleluja – sembra che abbia gridato il fratello di Rohin prima di andarsene – farà la stessa fine”. Un militante della Alliance Defending Freedom, Sandeep Tigga Oraon, ha detto all’agenzia AsiaNews che le autorità hanno proceduto all’arresto del fratello di Rohin, ritenuto l’autore dell’omicidio, e un cugino. Da quando il partito nazionalista BJP è al governo i crimini di odio, soprattutto da parte di radicali indù, e la discriminazione delle minoranze sono aumentati in maniera allarmante. Lo conferma in una intervista al website Newscabal il reverendo Patsy David. Nel caso della giovane coppia ha contribuito all’ostilità dei parenti l’invidia per il fatto che, pur essendo ormai un fuori casta, Rohin aveva trovato un buon impiego come cuoco, ben retribuito tanto che aveva potuto acquistare una motocicletta e un piccolo appezzamento di terra dove aveva costruito la sua casa.