Una domenica per la liberazione dei dalit
Come ogni anno dal 2007 si è celebrata in India domenica 11 novembre una giornata organizzata dai cristiani cattolici e ortodossi per rivendicare i diritti dei dalit cristiani
Si è celebrata in India l’11 novembre la “Domenica per la liberazione dei dalit”, una iniziativa nata nel 2007 con cui i cristiani cattolici e protestanti richiamano l’attenzione sulle discriminazioni che i dalit cristiani subiscono sia nella società che all’interno della Chiesa stessa. Padre Raj, segretario dell’Ufficio per le caste e le tribù svantaggiate, spiega che l’evento è “un sonoro appello all’intera comunità cristiana a rinnovare la nostra fede, risvegliare la nostra coscienza ad essere la voce di chi non ha voce e stare dalla parte dei dalit vulnerabili”. Il sostegno ai dalit, gli intoccabili nel sistema delle caste indiano, è uno dei motivi per cui i nazionalisti indù perseguitano i cristiani. La divisione in caste – ricorda l’agenzia di stampa AsiaNews – è stata abolita dalla Costituzione, ma la discriminazione è ancora radicata nella società e colpisce in particolar modo i dalit convertiti al cristianesimo: l’Ordine costituzionale del 1950 esclude cristiani e musulmani dalle quote riservate per l’accesso ai posti di lavoro e alle scuole, che invece vengono garantite agli altri dalit indù, buddisti e sikh. Per superare l’emarginazione degli ex “intoccabili” nelle gerarchie ecclesiastiche, nel 2016 la Cbci (Conferenza episcopale indiana) ha approvato un piano d’azione per l’inclusione dei dalit”. La “Domenica per la liberazione dei dalit” è stata promossa dall’Ufficio per le caste e le tribù svantaggiate della Conferenza episcopale indiana (Cbci), in collaborazione con il National Council of Churches in India, un forum che riunisce le Chiese protestanti e ortodosse.