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BANCO ALIMENTARE

Una Colletta per sfamare i poveri ma non solo loro

Per 26 anni il logo era una formichina che corre veloce stringendo due grandi sacchetti della spesa. A differenza, però, del laborioso insetto, quella del Banco alimentare le provviste non le accumula per sé ma le dona agli altri, alle famiglie povere e ai cittadini italiani più indigenti.

Cronaca 28_11_2014
La Gionata della Colletta alimentare

Per 26 anni il logo era una formichina che corre veloce stringendo due grandi sacchetti della spesa. A differenza, però, del laborioso insetto, quella del Banco alimentare le provviste non le accumula per sé ma le dona agli altri, alle famiglie povere e ai cittadini italiani più indigenti. Quelli, cioè, che neppure arrivano alla terza settimana del mese ma, se va bene, finiscono le scorte già dopo le prime due.  Poi, con la nuova gestione del presidente Andrea Giussani, la formica è andata a riposo lasciando spazio al nuovo logo. A non essere cambiato, invece, è lo spirito di solidarietà e di aiuto fraterno verso i meno fortunati. 

Oggi, sabato 29 novembre, le ex formichine volontarie del Banco alimentare tornano davanti ai supermercati e nei centri commerciali per la 18esima Giornata nazionale della Colletta alimentare: in più di 11mila grandi magazzini, almeno 135mila volontari inviteranno le persone a donare alimenti non deperibili – preferibilmente olio, omogeneizzati e alimenti per l’infanzia, tonno e carne in scatola, pelati e legumi in scatola - che saranno distribuiti a circa saranno distribuiti a 8.898 strutture caritative (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d'accoglienza) convenzionate con la rete del Banco alimentare che aiutano oltre 1.950.000 persone povere. Nella speranza di superare la raccolta dello scorso anno quando oltre 5 milioni e mezzo di italiani donarono 9037 tonnellate di cibo per un valore economico di oltre 30 milioni di euro.

L'obiettivo di questa edizione della Colletta è sensibilizzare ancora di più le persone a questo gesto di carità e alla condivisione dei bisogni di chi si trova in situazioni di difficoltà.  Le donazioni di alimenti della colletta 2014 andranno a integrare quanto la Rete Banco alimentare recupera grazie alla sua attività quotidiana, combattendo lo spreco di cibo, oltre 62.000 tonnellate distribuite l’anno scorso. Sono centinaia i soggetti della filiera agroalimentare che donano le proprie eccedenze  trasformandole così in risorse. La molteplicità dei donatori di eccedenze assicurano una diversificazione di prodotti che il Banco mette a disposizione degli enti caritativi. La diversità dei prodotti donati consente di garantire il più possibile un equilibrio nutrizionale a beneficio di quanti usufruiscono di un aiuto alimentare.

Ma non c’è solo questo ad animare i volontari che oggi saranno davanti ai supermarket: la loro presenza, infatti, vuole anche rendere testimonianza che è possibile, nonostante la crisi di speranza e umanità di questi nostri tempi, proporre gesti positivi, gratuiti e di condivisione fraterna. Per questo, accanto alla raccolta del cibo, i volontari del banco distribuiranno volantini dove il significato della Colletta viene introdotto dalle parole di Papa Francesco pronunciate nel dicembre dello scorso anno in occasione del lancio della campagna contro la fame nel mondo di Caritas Internationalis e scelte dagli organizzatori del Banco per favorire un dialogo con tutti coloro che a vario titolo partecipano alla Giornata nazionale della Colletta alimentare. «Vi invito a fare posto nel vostro cuore a questa urgenza», dice il Papa, «rispettando questo diritto dato da Dio a tutti di poter avere accesso ad una alimentazione adeguata. Condividiamo quel che abbiamo nella carità cristiana con chi è costretto ad affrontare numerosi ostacoli per soddisfare un bisogno così primario. Invito tutti noi a smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane non abbiano un impatto sulle vite di chi la fame la soffre sulla propria pelle».

Appello più che mai necessario oggi dove la confusione e lo smarrimento dovuti alla crisi, sembrano diventati lo stato d’animo più diffuso tre la gente. Imbattersi però in volti lieti e grati, per la sorpresa di essere amati, aiuta a ritrovare la speranza. Insomma, insieme al dono di qualche scatoletta, di pasta, riso e latte, il Banco alimentare invita tutti anche a riflettere su ciò che dà un senso alla solidarietà con i poveri: carità e compagnia, perché di questo ha innanzitutto bisogno il cuore dell’uomo.  

E quanto sia importante la riuscita della Colletta alimentare anche nelle cifre della raccolta, lo dicono i dati della povertà in Italia: un italiano su dieci soffre di carenze alimentari, in soli sette anni la povertà assoluta è quasi triplicata, siamo passati da 2,4 milioni di persone nel 2007 a 6 milioni di poveri nel 2013, persone che sono incapaci di sostenere la spesa minima per alimentazione, casa e vestiti. La fame in Italia è un’emergenza che non si può ignorare. «Di fronte a questo oceano di bisogno che neppure la società più perfetta può risolvere», si legge nella presentazione della Giornata, «chiunque avverte un senso di impotenza, ma anche l’urgenza di mettere a disposizione qualcosa di sé per aiutare chi ha bisogno. Nella speranza che condividendo il bisogno del cibo ognuno possa imparare l’unico atteggiamento veramente concreto nei confronti degli altri: l’attenzione e l’amore alla persona così come è».

Proprio per questo, il Banco alimentare lo scorso giugno ha proposto una colletta straordinaria, in aggiunta a quella che si tiene sempre nell’ultimo sabato di novembre, raccogliendo 4700 tonnellate di alimenti. Una vera e propria “manovra di primavera” per rimediare alla carenza di donazioni (calate dalle 9622 tonnellate raccolte nella colletta del novembre 2012 alle 9037 del 2013) e la mancata erogazione da parte del governo italiano dei fondi stanziati dall’Europa. Nel 1987 venne istituito da Jacques Delors, allora presidente della Commissione, Europea il programma Ue di distribuzione di derrate alimentari, che si è concluso il 31 dicembre 2013. La chiusura è stata determinata da diversi fattori, tra cui l’imprevedibilità delle scorte agricole e di intervento disponibili. Per il periodo che va dal 2014 al 2020, a causa della riforma della Politica agricola economica, è stato previsto l’esaurimento delle scorte e per questo è stato istituito nel 2012 il Fondo di Aiuti Europei Agli indigenti, approvato poi nel febbraio 2014.

Si tratta di 3,5 miliardi di euro destinati a tutta Europa, dei 595 milioni toccheranno all’Italia per il periodo 2014-2020. Questo fondo può sostenere le donazioni alimentari e in particolare il trasporto e la distribuzione degli alimenti contribuendo a ridurre gli sprechi. Ora spetta agli Stati membri, entro sei mesi, definire il programma operativo, ma il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, non ha ancora presentato il programma nonostante le sollecitazioni delle associazioni di volontariato.

La Giornata servirà anche a questo, a dare, cioè, la sveglia alle istituzioni attraverso la concreta testimonianza di una solidarietà praticata dal basso. L’iniziativa gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e del Patrocinio di Expo Milano 2015, é reso possibile grazie alla collaborazione dell’Esercito Italiano e alla partecipazione di decine di migliaia di volontari aderenti all’Associazione Nazionale Alpini, alla Società San Vincenzo De Paoli, alla Compagnia delle Opere Sociali e ai Distretti italiani del Rotary International.