Una Chiesa viva e giovane in Cambogia
Sopravvissuta ai massacri di religiosi compiuti da Pol Pot negli anni 70 del secolo scorso, la Chiesa cattolica attrae sempre più fedeli e conversioni
“Durante l'era di Pol Pot si nascondevano, perchè preti, vescovi, catechisti vennero uccisi. I giovani cattolici si nascondevano, ma avevano la fede nel cuore e l'hanno conservata in segreto durante la sofferenza della guerra. E ora sono di nuovo lì ad annunciare la fede ai piccoli”. Così rievoca il terribile periodo, dal 1975 al 1979, in cui i khmer rossi si impadroniro della Cambogia Enrique Figaredo Alvargonzález, Prefetto Apostolico di Battambang, missionario da 40 anni nel paese, oggi Presidente della Conferenza episcopale di Laos e Cambogia. E racconta all’agenzia di stampa Fides: “Nella mia cattedrale, quando celebro la messa, l'assemblea in chiesa è sempre composta per oltre metà da non battezzati. Sono persone in ricerca, alla ricerca di Dio, di un senso all'esistenza. La gente si interessa e viene attratta in primis quando vede che ci interessiamo ai poveri, orfani, indigenti, disabili. Vede la compassione. Inoltre apprezza l'ascolto, la partecipazione: quando accogliamo qualcuno in chiesa, lo invitiamo a partecipare alla messa, al coro, e agli incontri: c'è subito un coinvolgimento personale. I cambogiani trovano nella parrocchia persone pronte ad ascoltare i loro problemi, le lotte, le sofferenze: questo lo valutano molto importante per la loro vita”. Poi tanti chiedono di essere battezzati. “Al momento della distribuzione dell'Eucaristia – spiega – diciamo: da questa parte una fila per ricevere la Comunione; dall'altra, la fila dei non battezzati, per ricevere una benedizione. E questa fila è sempre più lunga. E' molto bello vedere la chiesa come un luogo di riconciliazione del cuore: le persone portano il fardello della loro storia e trovano in Cristo un'oasi che rigenera, che solleva i pesi dell'esistenza. Ascoltando il Vangelo e la predicazione - che spesso io stesso calibro, rivolgendomi ai non cristiani - molti si commuovono, sentono la chiamata di Dio e intraprendono il cammino e il tempo di catecumenato. Dio si manifesta nel loro cuore”. Gli abitanti della Cambogia sono a maggioranza buddisti. I cattolici sono circa 30.000 su 17 milioni di abitanti. Ma ogni anno ci celebrano circa 100 battesimi di persone adulte, in gran parte giovani. Famiglie intere si battezzano. Inoltre a differenza di quanto succede altrove, a frequentare la chiesa sono soprattutto giovani e bambini, mentre gli anziani sono pochissimi.