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IL LIBRO

Un thriller nella vita quotidiana del Settecento

Rita Monaldi e Francesco Sorti sono ricercatori storici e scrittori. Il loro Secretum, un successo in Europa e in America e finora inedito in Italia, è il secondo di una serie di romanzi che ha la capacità di far appassionare il lettore alla Storia. Un libro che he non ha nulla da invidiare ai romanzi “thriller” più venduti.

Cultura 25_02_2016
La copertina del libro Secretum

Roma, luglio 1700, Giubileo. Tra i pellegrini ci sono alcuni personaggi interessati anche a due eventi importanti e collegati: la successione di papa Alessandro VIII e quella di Carlo II, Re di Spagna. Rita Monaldi e Francesco Sorti, marito e moglie nella vita e colleghi nel lavoro, svolgono egregiamente il compito di ricercatori storici e di scrittori. Il loro Secretum, un successo in Europa e in America e finora inedito in Italia, è il secondo di una serie di romanzi storici (in tutto dovrebbero essere sette), iniziata con l’affascinante Imprimatur e aventi a protagonisti l’abate Atto Melani, agente segreto al servizio del Re Sole, e l’ingenuo narratore, strappato alle cure familiari dagli intrighi dell’abate.

Se in Imprimatur la vicenda era ambientata al tempo del secondo assedio di Vienna, in Secretum si parla del periodo di preparazione alla guerra di successione spagnola: l’abilità dei due autori non sta soltanto nel tessere una trama che non ha nulla da invidiare ai romanzi “thriller” più venduti, ma è quella di far appassionare il lettore alla Storia, facendolo calare nel periodo in questione anche grazie ad un uso della lingua che imita quella settecentesca. La critica ha paragonato questi due romanzi a Il nome della rosa, sostenendo che ambedue «hanno superato il modello»; va aggiunto inoltre che, rispetto al libro di Eco, considerato il capostipite del nuovo romanzo storico contemporaneo, nei romanzi di Monaldi&Sorti aleggia un sincero spirito religioso che, nonostante l’ambientazione claustrale, mancava del tutto al prototipo.

Prendiamo, ad esempio, solo l’ultimo capitolo di Secretum, che si chiude con una serie di considerazioni di tipo religioso: dalla poesia «Cadde Gerusalemme e andò in malora | quando cessò il Signore Iddio d’attendere» alla visione ottimistica della vita perché «il Bene, ciò che buono e giusto, c’è e basta. Esso è figlio di Dio Padre e Creatore, dunque esiste, nel senso più alto del termine», fino a giungere all’ultima frase del romanzo, che per dare valore al ruolo femminile ricorre al più alto esempio possibile: «Non a caso fu una Donna a schiacciare la testa del Serpente col suo piede nudo». Troppe ricorrenze perché siano puramente casuali.

La meticolosa ricostruzione storica, caratteristica delle opere dei due autori (e talvolta spinta fin quasi all’eccesso: alcune pagine di Secretum ricordano i tentativi catalogatori dei romanzi di padre Bresciani) si sposa a una profonda meditazione sulla condizione umana: pagina dopo pagina si penetrano i recessi delle congiure di Stato, scoprendo anche un criptico epistolario (vero) tra due personaggi che hanno fatto la Storia, abilmente giocato su allusioni letterarie e rimasto finora ignoto agli studiosi. 

In appendice si riportano una serie di testimonianze per avvalorare la tesi del romanzo e cioè che un determinato documento (non anticipiamo quale, ma si tratta di un testamento che ha cambiato la storia d’Europa) fu in realtà abilmente falsificato. E si riporta anche l’elenco delle musiche citate nel testo, per cui è stato allestito un apposito sito (clicca qui) onde permettere al lettore di trovare i brani originali e immergersi vieppiù nella vicenda descritta – e consente anche di scoprire che la bellissima Passacaglia della vita, spesso attribuita al compositore romano Stefano Landi (1587-1639) sia in realtà di autore anonimo.

L’eleganza dell’ambientazione (la sontuosa villa del potente cardinal Spada in cui festeggiano le nozze del nipote assieme al fior fiore di curia, nobiltà e diplomazia) ha riscontro, come accennato, nell’eleganza del linguaggio (cosa rara in questi tempi!) che delizia il lettore, in quale non deve farsi spaventare dalla mole del volume: ne rimarrà affascinato e desideroso di leggere gli altri testi – Unicum, Opus, Dissimulatio, Mysterium, Veritas – la cui pubblicazione in italiano (all’estero, come detto, sono già romanzi di successo) è in corso d’opera.

Rita Monaldi e Francesco Sorti, Secretum, Baldini e Castoldi, Milano 2016, p. 840, € 20