Un seminarista ucciso e uno rapito in Nigeria
Un seminarista è morto nell’incendio di una casa parrocchiale appiccato da banditi Fulani e uno è stato sequestrato presumibilmente a scopo di estorsione
Nella notte del 7 settembre la casa parrocchiale di St. Raphael di Fadan Kamantan, una città dello stato nord orientale di Kaduna, Nigeria, è stata attaccata e data alle fiamme da uomini armati arrivati in gran numero. Il parroco, padre Emmanuel Okolo, e il vice parroco sono riusciti a mettersi in salvo, ma Stephen Danlami, un seminarista di 25 anni, è morto soffocato dal fumo inalato mentre cercava di scappare. Monsignor Julius Yakubu Kundi, il vescovo della diocesi di Kafanchan di cui la parrocchia attaccata fa parte, intervistato da Aiuto alla Chiesa che Soffre ha detto di ritenere che gli aggressori siano dei Fulani, l’etnia di religione islamica responsabile di tanti attacchi contro i cristiani: “gli aggressori – ha raccontato – miravano a rapire il parroco. Quando non sono riusciti a entrare nella casa parrocchiale le hanno dato fuoco. I due sacerdoti sono riusciti a scappare ma, terribilmente, il seminarista è stato bruciato all'interno. L'assalto è durato più di un'ora, ma non c'è stata reazione né sostegno da parte delle forze militari. A un chilometro di distanza c'è un posto di blocco, ma c'è stata totale assenza di reazione. I cittadini nigeriani non sono protetti. Difficilmente traiamo beneficio dalle forze di sicurezza”. Il giovane seminarista è il secondo membro della diocesi ucciso dai banditi Fulani. Nel luglio del 2022 padre John Mark Cheitnum, il direttore delle comunicazioni della diocesi, è stato rapito ed è stato ucciso. Un altro sacerdote sequestrato insieme a lui, padre Donatus Cleopas, era riuscito a scappare. Il 7 settembre nella capitale dello stato, Kaduna, è stato anche sequestrato insieme al padre un altro seminarista, Ezequiel Nuhu.