Un padre e una madre, il diritto di ogni bambino
Dopo i recenti "casi" di Gianna Nannini ed Elton John, un appello del Mevd in difesa dei più piccoli.
Abiteranno in case da sogno, frequenteranno le migliori scuole e coltiveranno sin da piccoli amicizie di un certo di livello. Potranno dire anche d’essere cresciuti con una star della musica, eppure i piccoli Penelope e Zachary, rispettivamente i figli di Gianna Nannini e di Elton John, vivranno nella privazione di un loro diritto fondamentale: avere un padre ed una madre.
I casi di cronaca di questi giorni ci portano a domandarci: è giusto? Può una società che si professa democratica permettere che alcuni bambini, a differenza di altri, crescano senza una famiglia - e non per l‘allontanamento o il decesso di uno o entrambi i genitori, ma per far sì che certi desideri, o, meglio, certe pretese siano assecondate? E’ da istituzioni civili privare forzatamente ab origine un bambino della possibilità di avere un padre e una madre?
La legge naturale, suffragata dalle millenarie consuetudini delle più diverse culture del pianeta, porta ad escluderlo totalmente: ogni bambino iha il pieno diritto di vivere e di essere educato dai genitori che l’hanno messo al mondo e che non possono abbandonarlo, se non vogliono incorrere in pesanti sanzioni penali.
Eppure l’avvilente pubblicità che viene data a certe “nuove famiglie” come quelle delle rockstar, tende a dimostrare che no, padre e madre non sarebbero figure fondamentali. Al punto che potrebbero essere tranquillamente surrogate, a seconda dei casi, da due uomini, due donne oppure da un solo genitore, magari divenuto tale in seguito ai poteri delle biotecnologie. Si tratta evidentemente d’una deriva culturale pericolosa, perché minaccia l’idea stessa di famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna e perché, soprattutto, priva ogni bambino di un suo diritto fondamentale.
Per porre un freno a questa allarmante tendenza, il MEVD - acronimo che sta per Movimento europeo per la difesa della vita umana, associazione internazionale a difesa della vita - si è fatto promotore di un appello - già sottoscritto da autorevoli personalità del mondo cattolico e pro-life europeo tra cui ricordiamo il dottor Bernard Gappmaier, presidente della World Federation of Doctors Who Respect Human Life, Benno Hofschulte di SOS Leben, il professor Jaroslav Sturma, già membro della Pontificia Accademia per la vita e Luigi Coda Nuziante, presidente di Associazione Famiglia Domani - con cui s’intende sottolineare con forza «il diritto di ogni creatura che viene al mondo ad avere un padre e un madre dai quali essere generati, cresciuti e amati».
Questo appello non muove da premesse di carattere confessionale e men che meno politiche, in quanto basato sulla naturale constatazione - peraltro poggiante sugli esiti di numerose ricerche internazionali - che il bambino che cresce in assenza di una delle due figure genitoriali vive una condizione di forte disagio. Un disagio che – attestano le statistiche – più facilmente rispetto alle famiglie con due genitori, può portare non solo a una minore riuscita scolastica ma anche, purtroppo, a problemi più gravi.
Di qui l’urgenza, per chiunque abbia a cuore le sorti della nostra società, di smarcarsi con forza dalla demolizione culturale e talora pure istituzionale della famiglia naturale e di farsi portavoce, sottoscrivendo e facendo conoscere l’appello promosso dal MEVD, di un messaggio semplice eppure, coi tempi che corrono, più prezioso che mai: ogni bambino ha il diritto ad avere un padre ed una madre.