Un nuovo inizio
È con profonda gratitudine che oggi La Nuova Bussola Quotidiana inizia la sua presenza nella rete, per continuare un'opera bruscamente interrotta mesi fa. È una gratitudine verso Dio, verso i sostenitori, i collaboratori e tutti i lettori. Ma ora c'è ancora più bisogno del vostro sostegno...
È un nuovo inizio. Pochi, fra coloro che più da vicino hanno seguito le vicende che hanno portato alla chiusura de La Bussola Quotidiana, ci avrebbero scommesso. Ma in questi mesi è accaduto un piccolo miracolo, c’è stato un popolo che ha pregato per questo e ce lo ha fatto sentire. E alla fine un nuovo inizio è possibile, anche se è stato necessario far nascere una nuova testata, con una nuova società editrice e una altrettanto nuova associazione di sostenitori.
Un nuovo inizio, dunque. Lo dico con un grande senso di gratitudine: anzitutto a Dio che ci ha chiamati a questo compito, in quella prospettiva così bene spiegata da monsignor Luigi Negri nell’articolo di Primo Piano che oggi “battezza” La Nuova Bussola Quotidiana. Non ripeto quello che altri hanno già detto meglio di quanto possa fare io, solo mi preme sottolineare come “testimoniare la certezza che Cristo è la via, la verità e la vita” è l’unico motivo per cui La Nuova BQ esiste ed esisterà, sarà il criterio con cui giudicheremo la cronaca e i grandi fatti del mondo e della Chiesa. Ed è una grazia che questo nuovo inizio possa avvenire all’alba dell’Anno della Fede.
In secondo luogo la gratitudine è verso i sostenitori – vecchi e nuovi - che, avendo apprezzato il lavoro de La Bussola Quotidiana, hanno dato fiducia e la possibilità di ricominciare, in forme diverse ma con lo stesso spirito che aveva portato La Bussola Quotidiana a occupare un posto importante e insostituibile nell’editoria cattolica.
La gratitudine è anche verso tutti i collaboratori, che in blocco hanno desiderato e incoraggiato questo nuovo inizio, malgrado abbiano pagato anche loro le conseguenze del traumatico stop alle pubblicazioni de La Bussola Quotidiana.
E un’enorme gratitudine è verso voi, lettori, che avete testimoniato in questi mesi il grande affetto che vi lega a chi questo giornale online lo confeziona materialmente. Non è retorica affermare che senza questa ondata di affetto e di sostegno che c’è stata in questi mesi non sarebbe stato possibile un nuovo inizio, non ultimo perché un’opera del genere si giustifica solo se serve al popolo di Dio.
Ma ora, di voi c’è ancora più bisogno perché questa opera, per crescere e consolidarsi, ha bisogno del contributo e della collaborazione di tutti. Nel farla conoscere anzitutto, diffondendo gli articoli che più vi interessano nei social network e attraverso le vostre personali mailing list. Ma anche sostenendola nei costi: pur se nel progettare un nuovo inizio abbiamo necessariamente dovuto limitare al minimo le spese, è chiaro che mantenere una struttura capace di fornire ogni giorno una selezione di informazioni, approfondimenti e giudizi firmati dai più autorevoli giornalisti ed esperti del mondo cattolico, ha comunque un costo importante, tanto più che l’accesso a questa preziosa fonte di informazione è gratuito. Ma anche in questa richiesta di aiuto vogliamo che emerga quel senso di popolo che è già una realtà fra di noi. Per questo, chiunque verserà una cifra, riceverà una card che lo qualificherà come “amico” o “sostenitore” della Nuova Bussola secondo le modalità che sono spiegate nell’apposita pagina “Sostienici”.
Questo sostegno sarà decisivo anche per migliorare ulteriormente il frutto del nostro lavoro e proporre delle novità che sono già allo studio. Qualcosa di nuovo in realtà potete già trovare da subito, come la sezione dedicata ai blog dei collaboratori, la suddivisione degli articoli in sezioni che rispecchiano l’identità del nostro giornale, la proposta di alcuni articoli in lingua inglese, una “scheggia” quotidiana di vangelo, il superamento della divisione tra edizione quotidiana e magazine del fine settimana. Tutte cose che potrete scoprire da soli navigando all’interno del sito. Non tutto è ancora a posto, il cantiere è ancora aperto, scusateci per questo ma ci è sembrato giusto privilegiare l’esserci, la presenza, in questo momento così critico nella storia del mondo e nella vita della Chiesa.
E intanto lasciate che dica un’ultima volta: Grazie.