Un mondo ostile alla fede

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa!". Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all'altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: "È vicino a voi il regno di Dio"». (Lc 10,1-9)

Gesù manda i suoi discepoli come agnelli in mezzo a lupi. Con questo non invita i suoi a diventare deboli o passivi, ma piuttosto a manifestare una forza di un tipo diverso, quella della mitezza. L'agnello, simbolo di innocenza e sacrificio, rappresenta la capacità di resistere al male senza ricorrere alla violenza inutile. Oggi, come ai tempi di Gesù, i cristiani sono chiamati a essere testimoni del Vangelo in un mondo spesso ostile alla fede. Per questo è essenziale che tu riponga la tua fiducia in Gesù per portare agli altri una testimonianza della radicalità della tua fede. Sei pronto ad essere agnello in mezzo a lupi?