Un mix di arte e fede nei francobolli sui misteri del Rosario
Ascolta la versione audio dell'articolo
Per ricordare l’elezione di Giovanni Paolo II al soglio pontificio e i misteri del Rosario, la Posta polacca ha messo in circolazione una serie di francobolli ad hoc. Un bel connubio tra preghiera e arte pittorica.
- La galleria fotografica
Il Rosario è da sempre la preghiera più amata dai polacchi. In Polonia fu introdotto già nel XIII secolo dal domenicano polacco san Giacinto (Jacek), discepolo e compagno di san Domenico. Era amato anche da san Giovanni Paolo II: «Il Rosario è la mia preghiera prediletta. Preghiera meravigliosa! Meravigliosa nella sua semplicità e nella sua profondità. In questa preghiera ripetiamo molte volte le parole che la Vergine Maria udì dall’Arcangelo e dalla sua parente Elisabetta. A queste parole si associa tutta la Chiesa». Karol Wojtyła pronunciò queste parole pochi giorni dopo la sua elezione a Pontefice (avvenuta il 16 ottobre 1978) e in questa maniera il mondo scoprì la sua predilezione per il Rosario.
San Giovanni Paolo II ha pubblicato anche la lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, con la quale ha aggiunto al Rosario cinque nuovi misteri: i misteri luminosi. Definendo la nuova lettera apostolica un «coronamento mariano» della lettera apostolica Novo millennio ineunte, scritta dal Papa a conclusione dell’anno giubilare, Giovanni Paolo II proclamò l’anno che andava dall’ottobre del 2002 all’ottobre del 2003 “Anno del Rosario”.
Per ricordare il Papa del Rosario nel 45° anniversario della sua elezione alla Cattedra di Pietro, la Posta polacca ha messo in circolazione una serie di francobolli dedicati al Rosario e una cartolina per celebrare l’anniversario dell’elezione. La serie “Rosario” è composta da quattro francobolli, che si riferiscono alle quattro parti del Rosario (misteri gaudiosi, luminosi, dolorosi, gloriosi). Ogni francobollo è accompagnato da cinque chiudibusta, in riferimento ai cinque misteri di ogni parte. I francobolli raffigurano vari tipi di rosari: in pietra, in vetro, in metallo; o anche rosari patriottici, bianchi e rossi. Sulle etichette, invece, si possono vedere 20 dipinti e grafici provenienti da varie chiese, monasteri, musei e case religiose polacche, che mostrano storie legate a ciascun mistero del Rosario. Sulla cartolina è stampato un francobollo con l'ostensorio del Rosario che è conservato presso il monastero di Nostra Signora a Jasna Góra. La parte illustrativa della cartolina comprende un’immagine di Giovanni Paolo II, opera di Kamil Drapikowski, e lo stemma papale.
I francobolli e la cartolina sono stati presentati in una speciale cerimonia nel monastero di Jasna Góra. Come ha ricordato Wiesław Włodek, vicedirettore della Posta polacca (Poczta Polska) «finora nessuna posta al mondo ha emesso francobolli con le quattro parti del Rosario». Włodek ha aggiunto che «questi nuovi francobolli non solo ci ricorderanno il potere della preghiera del Rosario, ma mostreranno anche la bellezza spesso nascosta dell’arte pittorica polacca, a disposizione di ogni polacco in ogni angolo della nostra patria». Nella preparazione di questo particolare progetto commemorativo, la Posta polacca ha collaborato strettamente con monsignor Salvatore Pennacchio, già nunzio apostolico in Polonia, e monsignor Wacław Depo, metropolita di Częstochowa.
I santi e il Rosario, l’arma per vincere il maligno
Dal Montfort al Curato d’Ars, da Giovanni Bosco a Padre Pio, sono senza numero i santi che hanno avuto una speciale devozione per il Rosario. Una preghiera fondamentale per respingere le potenze dell’Inferno. A colpi di Ave Maria.
Il segreto del Rosario, spiegato dal Montfort
In uno dei suoi ispiratissimi scritti, san Luigi Maria di Montfort confuta gli orgogliosi che screditano il Santo Rosario, la cui nobiltà discende direttamente dalla SS. Trinità. Se recitato devotamente, meditandone i misteri, fa vincere le tentazioni, converte i cuori e «ci rende conformi a Gesù», attirando ogni tipo di grazia.
La recita del Santo Rosario nell’insegnamento di Wojtyla
Nella lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, san Giovanni Paolo II offrì una sorta di vademecum per contemplare Gesù con Maria attraverso il Santo Rosario. Dalla corona alla meditazione dei misteri, dall’ascolto della Parola al silenzio, vediamo come il grande pontefice polacco suggeriva di recitare quella che chiamava la sua «preghiera prediletta».