Un missionario ucciso in Camerun, un sacerdote scomparso in Nigeria
Fratel Cyprian Ngeh è stato pugnalato a morte per strada e di padre Sampson Emokhidi non si hanno più notizie da oltre un mese
Arriva dal Camerun la notizia di una nuova vittima della violenza tra i religiosi che svolgono la loro missione in Africa. Fratel Cyprian Ngeh è stato pugnalato a morte la sera del 7 novembre a Bamenda, in una via del quartiere di Ndamukong. Lavorava nel Centro medico cattolico dell’Immacolata Concezione di Njmafor dove aveva prestato servizio come infermiere e come direttore. Il Centro – spiega l’associazione Dokita che sostiene le opere umanitarie dei missionari della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione nel mondo – “è specializzato in attività materno-infantili, è stato concepito per garantire alla popolazione, in particolare a partorienti, madri e neonati, un servizio di qualità e un accompagnamento non solo medico, ma anche umano e spirituale a quanti vivono in una situazione di sofferenza”. Bamenda, la città in cui fratel Cyprian è stato aggredito e ucciso, si trova nel Camerun nord occidentale ed è il capoluogo di una delle regioni anglofone del Paese, teatro di un conflitto da quando nel 2016 la minoranza di lingua inglese si è rivoltata contro la maggioranza francofona ed è nato un movimento armato secessionista. Si teme un altro lutto anche in Nigeria dove dal 1° ottobre non si hanno notizie di un sacerdote dell’arcidiocesi di Abuja, la capitale federale del Paese. Padre Sampson Emokhidi era uscito di casa la sera verso le 20.45 e da allora nessuno lo ha più visto né sentito. In Nigeria molti religiosi sono vittime di sequestri di persona a scopo di estorsione, ma per lui finora non si è fatto vivo nessuno per chiedere un riscatto e questo fa temere che sia stato ucciso.