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Corea del Sud

Un milione di "No"

A Seul, lo scorso 27 ottobre, più di un milione di cristiani si sono riuniti per protestare contro le politiche LGBT del governo.

Gender Watch 08_11_2024

A Seul, lo scorso 27 ottobre, circa 1,1 milione di cristiani si sono riuniti per protestare contro il “matrimonio” omosessuale, istituto non legalizzato ma oggetto di forte propaganda arcobaleno, contro le normative a favore delle rivendicazioni LGBT e contro la decisione della Corte Suprema di riconoscere alcuni diritti “coniugali”, come ad esempio la copertura assicurativa estendibile anche al coniuge, perché la Corea, per l’appunto, non riconosce i matrimoni omosessuali.

L’imponente raduno è stato organizzato da un comitato, tra cui vogliamo ricordare il Consiglio delle Chiese Presbiteriane e le Chiese Cristiane Unite di Corea. Ma un milione di cristiani non farà cambiare l’orientamento del governo. Invece bastano poche persone che aprono una vertenza giudiziaria e crolla la diga. Per quale motivo? Perché i giudici sono già stati acquistati alla causa arcobaleno da tempo.