Un bacio gay per il Sabato Santo: è ora di togliere il canone Rai
Ennesima provocazione gay, stavolta su Rai 1, il Sabato Santo. Ma per quale motivo chi non condivide queste ostentate provocazioni deve anche finanziarle con i suoi soldi?
Caro direttore,
il Sabato Santo è per la Chiesa Cattolica un giorno in cui predomina il silenzio e la meditazione, in preparazione della Pasqua di Resurrezione. Anche quest'anno Papa Francesco ha presieduto sabato in San Pietro dalle 19.30 in avanti la solenne Veglia Pasquale. Cosa programmava nel frattempo in contemporanea la TV di Stato italiana sul primo canale?
Lasciamo la parola a Gay.it, Luce, La Nazione, Caffeina Magazine e altri siti che hanno esultato (vedi Luce) perché è stato portato «un raggio di luce nell'oscurantismo di Stato». A fare luce sarebbe stata la trasmissione Affari Tuoi, condotta da Amadeus, quella dei pacchi, dove nella puntata della vigilia di Pasqua si sono presentati una coppia di concorrenti, uno dei quali ha raccontato che doveva partecipare con la nonna, impedita all'ultimo momento da una indisposizione. La coppia, di fidanzati secondo i siti gay, ha giocato la partita mano nella mano ed al termine si è esibita in un (liberatorio?) bacio sulla bocca.
All'esultanza dei siti gay con commenti di questo tipo “coppia gay che si bacia in prima serata su Rai 1 di Sabato Santo per la vigilia di Pasqua. In Rai ed al Governo Meloni stasera servirà il maalox. Buona Pasqua al nostro Governo omofobo”, sinora nessuno ha replicato.
A questi signori che se la cantano e se la suonano voglio allora sommessamente far presente che ogni anno, ad ogni famiglia proprietaria di un apparecchio tv, la Rai preleva forzatamente 70 Euro addebitandoli ai consumi di energia elettrica. Già il giorno di Santo Stefano dello scorso anno la tv di Stato ci aveva regalato una satira blasfema sulla Madonna e San Giuseppe e la replica di Pasqua è stato uno spot a favore della potente e onnipresente lobby gay.
Ma per quale motivo chi non condivide queste ostentate provocazioni deve anche finanziarle con i suoi soldi?
Invito pertanto il Governo Meloni, che mi risulta avere l'intenzione di abrogare il prelievo obbligatorio, non a consumare Maalox ma semplicemente a tornare ad un regime di libertà nel quale ognuno decida liberamente di pagare o no il canone ad una tv di Stato che non rispetta i sentimenti di milioni di italiani.
Fermo restando che in una democrazia come la nostra ognuno (persino gli eterosessuali) deve essere libero di sostenere su giornali ed emittenti di ogni orientamento le sue convinzioni, in particolare quelle conformi ai principi della nostra Costituzione laica e repubblicana.