Ulisse, il folle volo e l’umana sete di conoscenza - VIDEO
Ulisse è il personaggio greco che ha più prolungato la sua fama nei secoli successivi fino ad oggi, fino alle rivisitazioni di Joyce e Pascoli o alle sceneggiature cinematografiche. La sua fama così duratura nella Modernità è forse legata al fatto che Ulisse incarna atteggiamenti per così dire già moderni, improntati a furbizia, individualismo, intelligenza, pragmaticità, ingegno, ma, nel contempo, incarna la capacità di sopportazione, la forza militare, la curiosità, la diffidenza, la pazienza, il coraggio, la curiosità.
Dante incontra Ulisse nell’ottava bolgia, quella dei consiglieri di frode.
Dall’alto del ponte al poeta la bolgia appare come una valle piena di lucciole, nelle sere d’estate. Le fiammelle contengono le anime dei consiglieri di frode che hanno utilizzato la loro facondia per dare suggerimenti ingannevoli. La similitudine utilizzata da Dante per descrivere la pena è tratta dall’Antico testamento: Quando Elia sale verso il cielo all’interno di un carro infuocato, non si vede più la sua fisionomia, ma solo la fiamma. Allo stesso modo, nella bolgia dei consiglieri di frode non si vedono più le anime, ma solo fiamme la cui forma di lingua richiama, del resto, l’uso fraudolento della parola.
Ad un certo punto Dante vede una fiamma biforcuta. Vediamo l’incontro del Sommo poeta con uno dei più grandi eroi dell’antichità.