Ucciso un pastore cattolico armeno nella città siriana di Deir el-Zor
L’Isis ha rivendicato l’agguato al pastore armeno Hovsep Petoyan, ucciso con il padre mentre si stava recando a Deir el-Zor. Poco dopo tre attentati dinamitardi hanno colpito Qamshili, la sua città
Padre Hovsep Petoyan, pastore della comunità cattolica armena di Qamishli, è stato ucciso la mattina dell’11 novembre nei pressi di Deir el-Zor, città della Siria, dove si stava recando per verificare lo stato dei lavori di restauro della chiesa cattolica armena della città. Con lui è stato ucciso suo padre, Hanna Petoyan, mentre un diacono della chiesa di Al-Hasakeh, Fati Sano, che viaggiava con loro è stato ferito. L’agguato è stato messo a segno lungo la strada che porta a Dier el-Zor. Gli attentatori hanno bloccato l’auto su cui viaggiavano e hanno aperto il fuoco. L’attentato è stato rivendicato dall’Isis, lo Stato Islamico, che a conferma dell’impresa compiuta ha pubblicato una fotografia del documento di identità del sacerdote. Il governatorato di Deir el-Zor si trova nel nord est della Siria ed è controllato dalle forze curdo-siriane. Poco dopo la rivendicazione dell’Isis, a Qamshili, la città nord orientale da cui proveniva padre Petoyan, si sono verificate tre esplosioni simultanee che hanno ucciso almeno sei civili e ne hanno feriti oltre 20. A causare la strage sono state due automobili e una motocicletta cariche di esplosivo saltate in aria in un mercato e nei pressi di una scuola. Gli attentati non sono ancora stati rivendicati.