Ucciso il seminarista rapito in Nigeria
Lo ha rivelato padre Ekweli che era stato rapito con il seminarista ed è stato liberato dopo dieci giorni di prigionia

Peter Andrew, il seminarista maggiore di 21 anni rapito in Nigeria insieme a padre Philip Ekweli il 2 marzo scorso è stato ucciso dai suoi rapitori. Lo si apprende da padre Ekweli che è stato rilasciato il 13 marzo. Erano stati catturati nella tarda serata del 2 marzo da uomini armati che avevano fatto irruzione nella canonica della chiesa cattolica di san Pietro della comunità Iviukwa, nello stato meridionale di Edo. I guardiani del complesso della chiesa avevano aperto il fuoco e avevano ucciso uno degli aggressori, ma non erano riusciti a impedire che il sacerdote e il seminarista venissero portati via. Monsignor Gabriel Dunia, vescovo di Auchi, la diocesi di cui la chiesa di san Pietro fa parte, con un comunicato ha espresso gratitudine per tutti coloro che hanno pregato per i due rapiti e per il sostegno morale ricevuto durante i giorni della prigionia. Nel comunicato monsignor Dunia “chiede al governo a tutti i livelli e alle agenzie di sicurezza di fermare il deterioramento delle condizioni di sicurezza nello Stato di Edo che è diventato un rifugio sicuro per i rapitori che possono operare impunemente, mentre la popolazione si sente impotente e abbandonata”. Gli abitanti di Edo, prosegue il comunicato, “non sono al sicuro sulle strade, nelle loro fattorie e persino nelle loro case. Ciò è inaccettabile quando ci sono funzionari eletti il cui dovere è proteggere la gente”. Il vescovo è grato al governo dello Stato di Edo per i suoi sinceri sforzi nel recuperare le persone rapite, ma esprime insoddisfazione per la risposta della polizia, in particolare negli sforzi di salvataggio, ed esorta a mettere in atto misure migliori per salvare i sequestrati, anziché lasciare l'intero sforzo di salvataggio esclusivamente nelle mani dei familiari, degli amici e dei conoscenti dei rapiti”. Padre Egielewa, direttore delle comunicazioni sociali della diocesi, ha ricordato che “negli ultimi dieci anni, nelle nostra diocesi sei dei suoi sacerdoti sono stati rapiti, torturati e rilasciati, tre sono stati aggrediti, ma sono riusciti a fuggire e uno è stato brutalmente assassinato”.