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Libia, migliaia di emigranti bloccati

Tripoli. Sospeso il programma di rimpatrio degli emigranti

Il programma di rimpatrio degli emigranti africani in Libia è stato sospeso a causa della chiusura dell’aeroporto civile di Tripoli, inagibile dopo gli scontri armati del 15 gennaio

Migrazioni 21_01_2018

Il programma di rimpatrio volontario da Tripoli degli emigranti africani in Libia avviato da poche settimane è stato temporaneamente sospeso. Lo ha annunciato l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, Oim, il 16 gennaio. L’interruzione si è resa necessaria perchè Mitiga, l’unico aeroporto civile della capitale, è chiuso dal 15 gennaio quando è stato teatro di violenti scontri tra milizie rivali, durante i quali 20 persone hanno perso la vita e molti aerei sono stati danneggiati. L’Oim è in cerca di aeroporti alternativi per riprendere i rimpatri. Nel frattempo gli emigranti in attesa di partire molto probabilmente dovranno rimanere nei centri di detenzione di Tripoli perchè trasferirli in altre località comporta problemi di sicurezza e logistici. Il 15 gennaio 132 emigranti nigeriani sono stati rimpatriati da Misurata. Il ministro degli esteri della Nigeria, Geoffrey Onyema, all’inizio dell’anno ha confermato che il suo governo intende riportare in patria i cittadini nigeriani il prima possibile: “il presidente Buhari ha messo a disposizione tutte le risorse necessarie” ha assicurato. 5.500 nigeriani dovrebbero lasciare la Libia in tempi brevi, ma anche prima della chiusura dell’aeroporto di Mitiga problemi logistici rendevano difficile capire quanti effettivamente potranno essere rimpatriati subito.