Tre donne testimoni del Mistero più grande
La luce pur potente delle lampade impallidisce davanti al fulgore che si sprigiona da quel sepolcro nuovo scavato nella roccia, il quale, pur essendo stato trovato vuoto, continua a far notizia. Da duemila anni. E tutto si regge sulla testimonianza delle tre donne accorse al sepolcro. Se riflettiamo su tale evento dovremmo tremare perché il Mistero sta passando anche oggi e noi restiamo indifferenti.
La luce pur potente delle lampade impallidisce davanti al fulgore che si sprigiona da quel sepolcro nuovo scavato nella roccia, il quale, pur essendo stato trovato vuoto, continua a far notizia. Da duemila anni.
La forza di questo fulgore è tale che scatena persecuzioni, provoca dissensi fino alla guerra, è continuamente messa in dubbio persino dalla teologia. Che fondamento abbiamo per credere che da questo ventre di pietra si sprigioni la più grande misericordia, la vera rachamim della storia: la vita eterna aperta all’uomo?
Le ragioni sono deboli perché testimoni di questo fulgore sono le donne: Maria Maddalena, Salome e l’altra Maria. Tre donne con le loro anfore di nardo prezioso. Giovanni racconta che Nicodemo, uomo facoltoso e membro del Sinedrio, ne procurò 30 chili. Una fortuna e un peso non indifferente. Ci vollero tre donne, e tre donne forti, giovani, giacché corsero al sepolcro con dieci chili d’anfora per ciascuna.
Tissot, artista che si è dedicato alla narrazione biblica con grande animo, Tissot poco amato dalla critica perché considerato un semplice illustratore, troppo narrativo, troppo poco sconcertante per l’intellettualismo dell’arte moderna, ritrae le tre donne ferme e attonite di fronte al sepolcro vuoto e luminoso. Che l’insignificante testimonianza delle donne, abbia fatto storia, che l’insignificante testimonianza della Maddalena (donna facoltosa, ma chiacchierata) abbia fatto storia, da sempre sconcerta, ma forse solo oggi possiamo misurare la profondità di questo scandalo. Oggi che, mentre certo mondo grida a favore delle donne, un altro le schiavizza con abbigliamenti blindati, con la mercificazione del loro ventre e della loro sensualità, con l’interdizione alle funzioni pubbliche e religiose. La voce del Magistero, da Giovanni Paolo II a papa Francesco (ma si potrebbero citare moltissimi altri papi) sulle orme di Cristo, non cessa di gridare in favore della vera natura della donna e della sua dignità e della sua storia. Natura, dignità, storia che qui, davanti a questo sepolcro luminoso si sono date appuntamento per essere da Cristo certificate.
Tissot ritrae la Maddalena china, come ancora vuole l’evangelista Giovanni, sulla tomba vuota. È lei a sbilanciarsi per prima dentro al Mistero. Presidiano la tomba quattro angeli: tre seduti e uno in piedi con la stola del presbitero. Segni chiari di un evento che viene dal cielo, ma che in-segna sulla terra Parole nuove. A terra, in contrapposizione alle donne, ci sono i soldati. A ben vedere sono il ritratto perfetto della virilità, sono maschi e sono uomini d’armi, rudi, avvezzi alla fatica e alla guerra. Gli uomini rudi sono vinti dal sonno e le donnette inermi sono vigilanti, come le vergini della parabola. Certo inconsapevolmente Tissot ritrae questi dormienti nella postura di coloro che sono vinti dal loro gozzovigliare, appaiono drogati, ubriachi, tanto è scomposto il loro sonno.
È davvero il ritratto del nostro mondo. Ci sono alcuni (uomini e donne) narcotizzati dalle loro stesse ideologie, dai loro comportamenti assurdi sbandierati come verità da imporre a tutti gli altri. Ce ne sono in ogni continente, non solo negli stati islamici fondamentalisti, non solo negli stati occidentali che promulgano leggi che promuovono una natura contro natura. Ce ne sono ovunque, ciascuno con ragioni e teorie che offrono loro la licenza di uccidere, a fatti o a parole, tutti gli altri. Ma per fortuna ci anche sono i vigilanti, sono uomini e donne che portano il peso della verità come un fardello grave (come le anfore da dieci chili), ma continuano a correre, sorretti dalla speranza del Mistero.
Se pensiamo a come il Mistero più grande della storia, che ha cambiato il solco d’intere generazioni, che ha costruito una civiltà; se pensiamo a come questo mistero sia passato, allora, quasi in sordina. Ignorato. Bollato, come chiacchiere di donne e teorie d’invasati. Se pensiamo a questo, dovremmo tremare perché, forse, il Mistero sta passando anche oggi e noi restiamo indifferenti.