MORALE SESSUALE
Traduzione insidiosa blocca Youcat per la Gmg
Sospesa la distribuzione dell’edizione italiana dopo le polemiche seguite ad un'interpretazione errata della versione tedesca.
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13_04_2011
La distribuzione dell’edizione italiana del catechismo per i giovani che parteciperanno alla Giornata mondiale della Gioventù di Madrid è stata “temporaneamente sospesa”. Lo ha confermato ieri sera la casa editrice Città Nuova dopo che per ventiquattr’ore si erano susseguite voci e polemiche. Il catechismo, chiamato YouCat, è un testo agile e bello, che raccoglie in 527 domande e risposte brevi tutta la fede e la morale cattolica. È stato curato dalla Conferenza episcopale austriaca in accordo con le conferenze episcopali tedesca e svizzera.
Ma la domanda n. 420 è stata mal tradotta dall’originale tedesco. Un errore segnalato dall’agenzia americana Catholic News Agency. Ecco che cosa si legge nel testo da una settimana in libreria (p. 227):
Può una coppia cristiana fare ricorso ai metodi anticoncezionali?
Sì, una coppia cristiana può e deve essere responsabile nella sua facoltà di poter donare la vita.
Una risposta che – se presa come a se stante – potrebbe suonare come un’apertura alla possibilità dell’uso dei contraccettivi da parte della Chiesa cattolica. Va detto, a onor del vero, che la domanda e la risposta successiva sgomberano il campo da possibili fraintendimenti. Infatti si legge:
Perché non tutti i mezzi per evitare il concepimento di un figlio sono ugualmente buoni?
Tra i metodi per la regolazione consapevole del concepimento, la Chiesa fa riferimento alle pratiche più evolute della auto-osservazione e alla pianificazione naturale della famiglia; queste rispettano le leggi interne del corpo femminile; richiedono tenerezza e attenzione reciproca e sono quindi una scuola d’amore.
Insomma, nessun cambiamento della dottrina morale tradizionale, quella presentata nell’enciclica Humanae vitae di Paolo VI e ribadita dai suoi successori.
Secondo fonti anonime vaticane citate dal Catholic News Agency, all’origine dell’ambiguità della domanda e risposta n. 420 ci sarebbe l’originale tedesco. Ma sempre dagli Stati Uniti, il presidente della casa editrice cattolica Ignatius Press, Mark Brumley, ha spiegato che l’originale tedesco da loro ricevuto – come dimostrano le traduzioni nelle altre diverse lingue – non conteneva questa formulazione della domanda bensì una diversa:
May a Christian married couple regulate the number of children they have?
E cioè: Può una coppia di sposi cristiani regolare il numero dei figli da avere?
Con questa versione della domanda, la risposta così come è riportata nella versione italiana ha molto più senso, a partire da quel “sì” iniziale e deciso.
Secondo un’indiscrezione pubblicata da Catholic News Service sembra che la richiesta di sospendere la distribuzione del testo sia venuta dalla Congregazione per la dottrina della fede.
Può una coppia cristiana fare ricorso ai metodi anticoncezionali?
Sì, una coppia cristiana può e deve essere responsabile nella sua facoltà di poter donare la vita.
Una risposta che – se presa come a se stante – potrebbe suonare come un’apertura alla possibilità dell’uso dei contraccettivi da parte della Chiesa cattolica. Va detto, a onor del vero, che la domanda e la risposta successiva sgomberano il campo da possibili fraintendimenti. Infatti si legge:
Perché non tutti i mezzi per evitare il concepimento di un figlio sono ugualmente buoni?
Tra i metodi per la regolazione consapevole del concepimento, la Chiesa fa riferimento alle pratiche più evolute della auto-osservazione e alla pianificazione naturale della famiglia; queste rispettano le leggi interne del corpo femminile; richiedono tenerezza e attenzione reciproca e sono quindi una scuola d’amore.
Insomma, nessun cambiamento della dottrina morale tradizionale, quella presentata nell’enciclica Humanae vitae di Paolo VI e ribadita dai suoi successori.
Secondo fonti anonime vaticane citate dal Catholic News Agency, all’origine dell’ambiguità della domanda e risposta n. 420 ci sarebbe l’originale tedesco. Ma sempre dagli Stati Uniti, il presidente della casa editrice cattolica Ignatius Press, Mark Brumley, ha spiegato che l’originale tedesco da loro ricevuto – come dimostrano le traduzioni nelle altre diverse lingue – non conteneva questa formulazione della domanda bensì una diversa:
May a Christian married couple regulate the number of children they have?
E cioè: Può una coppia di sposi cristiani regolare il numero dei figli da avere?
Con questa versione della domanda, la risposta così come è riportata nella versione italiana ha molto più senso, a partire da quel “sì” iniziale e deciso.
Secondo un’indiscrezione pubblicata da Catholic News Service sembra che la richiesta di sospendere la distribuzione del testo sia venuta dalla Congregazione per la dottrina della fede.