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Torino, la cattedrale della Santa Sindone

Unico edificio rinascimentale di Torino, costruita nel 1490, la cattedrale di San Giovanni (patrono della città) è famosa soprattutto per la cappella di Guarino Guarini, aggiunta in epoca barocca per ospitare la Santa Sindone.

Cultura 05_07_2014
Torino

Forse non tutti sanno che San Giovanni è stato patrono anche del regno longobardo e che a proclamarlo tale fu la leggendaria Teodolinda, moglie di Agilulfo, re dal 591 al 615. Questo particolare spiega la dedicazione al Battista del Duomo di Torino, ricostruito proprio in epoca longobarda su un’area dove già insistevano tre chiese romaniche, rispettivamente dedicate a San Salvatore, a Santa Maria di Dompno e, appunto, a San Giovanni. A loro volta questi edifici paleocristiani erano sorti sul posto occupato da templi pagani dell’antica città Jula Augusta Taurinorum, nei pressi del Teatro Romano. Demolite nel 1490, le tre basiliche lasciarono spazio al nuovo Duomo, il cui progetto, per volontà del cardinale Domenico della Rovere, venne affidato all’architetto toscano Meo del Caprina da Settignano che lo concluse nel 1498.

Unico edificio rinascimentale di Torino, la Cattedrale ha facciata in marmo bianco e tre portali, sormontati da un timpano triangolare e volute laterali, che suggeriscono la divisione interna dello spazio in altrettante navate. Sull’impianto a croce latina si affacciano tredici cappelle. In una di esse, la terza sulla sinistra, riposa Piergiorgio Frassati, il giovane proclamato beato da Giovanni Paolo II nel 1990. Tra tutte, l’unica che mantenga traccia dell’aspetto originario cinquecentesco è quella consacrata ai SS. Crispino e Crispiniano per il polittico commissionato dalla Compagnia dei Calzolai ai pittori Giovanni Martino Spanzotti e Defendente Ferrari. I due pittori realizzarono l’opera tra il 1502 e il 1504, raccontando sulle ante le storie della vita dei due santi, raffigurati anche nelle tavole centrali, insieme ai SS. Orso e Teodobaldo, accanto ad una Madonna con Bambino.

Delle molteplici trasformazioni di cui la cattedrale fu oggetto nel tempo, quella senz’altro più rilevante e significativa fu la costruzione della Cappella, tra l’abside e Palazzo Reale, destinata ad accogliere la Santa Sindone, qui traslata in seguito al trasferimento della capitale ducale dei Savoia da Chambéry a Torino. Tra gli architetti chiamati in causa per assolvere a questo importante compito fu scelto, infine, Guarino Guarini, già frate Teatino, esponente di spicco del Barocco piemontese. A lui spetta la concezione di un ambiente che esplicita, nelle rifiniture architettoniche, il mistero della Resurrezione, tradotta in un intensificarsi della luce i cui riflessi nelle stelle bronzee del pavimento invadono definitivamente la zona della cupola traforata. Dal 2000 la Santa Reliquia, di cui è prevista un’ostensione nel corso del prossimo anno, è stata trasferita in una cappella laterale, dove è visibile la speciale teca nella quale è distesa. La cappella del Guarini, danneggiata da un furioso incendio nel 1997, è in corso di restauro.

Sulla torre campanaria, la cui prima pietra venne posta intorno al 1470, intervenne nel corso del XVIII secolo Filippo Juvarra che ne proseguì i lavori di costruzione. Oggi è accessibile da chi desidera godere del panorama circostante da un punto di vista privilegiato. Il campanile è intitolato a Sant’Andrea.